Corriere della Sera (Roma)

Trasporti e rifiuti, domani sciopero: ondata di disagi

Tutte le municipali­zzate contro il Campidogli­o Di Maio: subito i poteri speciali per Raggi

- Arzilli

Roma bloccata domani dallo sciopero delle partecipat­e del Comune: a rischio la raccolta dei rifiuti (solo due fasce per ospedali, scuole e monumenti). Disagi nei trasporti: mezzi fuori servizio dalle 20 alle 24. A rischio l’apertura di musei, asili, scuole primarie e secondarie. Scontro Raggi-sindacati: Multiservi­zi invia 3.500 lettere di licenziame­nto. E Di Maio promette: subito poteri speciali. Ma il Pd frena.

La città bloccata dallo sciopero di domani: a rischio non solo la raccolta rifiuti e i trasporti, ma anche l’apertura di musei, asili, scuole primarie e secondarie. Poi il muro contro muro Campidogli­o-sindacati sulla gestione delle partecipat­e, scontro che si accende dopo la scelta di Raggi di liquidare Roma Metropolit­ane. In più c’è la bomba Multiservi­zi appena innescata: le sigle confederal­i annunciano la partenza per oggi di «3.500 lettere di licenziame­nto», praticamen­te una per ciascun lavoratore, in vista della scadenza (31 dicembre) del contratto con Roma Capitale. E, sullo sfondo, una polemica politica dentro al Movimento scatenata dalle critiche a Raggi («Roma resta un problema») del ministro (allo Sport) più vicino a Luigi Di Maio, Vincenzo Spadafora, che porta il capo politico M5S a sedare la rivolta interna promettend­o alla sindaca un’accelerata sui poteri speciali per la Capitale: «Il decreto legge è pronto, faremo risorgere la città dalle sue macerie, noi siamo con Virginia», tutto l’entusiasmo Di Maio che aggiunge come «entro giugno 2020 il testo potrebbe essere approvato». Subito gelato, però, dal ministro Pd, Dario Franceschi­ni: «Non c’è nessun decreto sul tavolo del gogaranzia verno. Discuterem­o di questa idea nelle giuste sedi».

La prima proiezione della nuvola nera che aleggia sul Campidogli­o sarà comunque il maxi sciopero di domani che coinvolger­à i circa 30 mila lavoratori della partecipat­e capitoline e che — nonostante i reiterati appelli della sindaca, dei garanti (Scioperi e Infanzia), e dei presidi delle scuole — porterà a 24 ore di blocco dei servizi con l’unica di quelli essenziali. A rischio c’è la raccolta dei rifiuti che sarà fatta in due fasce orarie (5,30-8,30 e 17,30-20) ma solo davanti a ospedali, scuole e monumenti di pregio. Disagi anche sul versante trasporti, con i lavoratori Atac e Roma Tpl che fermeranno bus, metro, tram e fs locali solo dalle 20 alle 24. Chiuse tutte le farmacie comunali. E, considerat­a l’astensione dal lavoro del personale che svolge

Stop Sono quasi trentamila i lavoratori delle partecipat­e romane

Disagi Chiusi nidi, scuole, farmacie e musei comunali. Bus e tram fermi dalle 20 alle 24

servizi di sorveglian­za e pulizia, è in bilico anche l’apertura di musei, asili, scuole primarie e secondarie, e università. Una città bloccata per sciopero, quindi.

Il Campidogli­o ha tentato con gli appelli di far revocare la protesta, salvo poi entrare in conflitto con le sigle sindacali che l’hanno promossa. Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, attacca: «È sotto gli occhi di tutti cosa non funziona a Roma. Sarebbe utile se il Comune accettasse di discutere con le organizzaz­ioni sindacali». E il Campidogli­o replica: «Abbiamo proposto ai sindacati confederal­i un tavolo di confronto sulle società partecipat­e, ma l’offerta è stata rifiutata senza che da parte loro venisse avanzata alcuna alternativ­a». Ma, al netto dei contatti telefonici dell’ultim’ora, i sindacati negano l’offerta del Comune

di aprire un dialogo, o almeno di farlo ripartire. E minacciano altri scioperi, come se il black friday di domani fosse solo un assaggio.

Una possibilit­à di tornare a parlare c’era stata il 14 ottobre scorso, quando in Prefettura si è riunito il tavolo sullo sciopero tra sindacati e Comune. E le sigle, per far ripartire il confronto, hanno chiesto agli assessori presenti — quelli a Bilancio, Gianni Lemmetti, e

Personale, Antonio De Santis — di rinviare il voto sulla delibera per la messa in liquidazio­ne di Roma Metropolit­ane. L’Aula, però, ha approvato lo stesso, la partecipat­a è stata liquidata e lo sciopero confermato con tanto di manifestaz­ione di piazza dei lavoratori, la mattina sotto il Comune.

All’appuntamen­to per la protesta arriverà anche una rappresent­anza dei 3.500 dipendenti della Multiservi­zi, azienda dell’Ama (al 51%) che oggi farà partire le lettere di licenziame­nto perché il contratto di servizio con il Comune è ancora appeso ai ricorsi al Tar e Consiglio di Stato sulla modalità scelta dall’amministra­zione per il bando. «Abbiamo garanzia di lavorare fino a Natale, chiediamo solidariet­à ai romani», dicono i lavoratori. Raggi, «infuriata», nega la via del licenziame­nto collettivo e potrebbe far saltare i vertici dell’azienda dopo averli denunciati per «procurato allarme».

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 ??  ?? Valle Aurelia Via Ettore Stampini, cumuli di rifiuti (foto Ansa)
Valle Aurelia Via Ettore Stampini, cumuli di rifiuti (foto Ansa)
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Flaminio Pantografo caduto, il tram 2 è fermo, tutto si blocca
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