Metro, ancora scale rotte
le fermate chiudono - Vittorio Emanuele e prima ancora Furio Camillo - e i problemi di mobilità riguardano altre 28 stazioni, alcuni anche non segnalati da Atac come appunto a Furio Camillo. Ieri, poi, è crollato il pantografo del tram 2.
Ètrascorso un anno, ieri, dal crollo della scala mobile di Repubblica che ferì 24 tifosi russi. Un anno eppure quella scala e la sua vicina sono ancora guaste. Mentre tutto intorno, in città, chiudono altre stazioni e cedono anche gli impianti appena aggiustati. Dal caso di Repubblica, chiusa otto mesi dopo quell’incidente del 23 ottobre 2018 e riaperta a giugno di quest’anno con quattro scale mobili funzionanti su sei, cioè senza le due teatro del collasso, si sono poi sviluppate anche le indagini della Procura che indaga sul malfunzionamento e sulla gestione degli impianti. La priorità, spiegò Atac, era riaprire la stazione il prima possibile e così quelle due scale, che secondo i tecnici richiedevano una revisione più profonda, furono lasciate indietro anche perché, nel frattempo, si erano sommate altre emergenze, come Flaminio, stazione che sarebbe anch’essa chiusa se non avesse scale alternative, quelle fisse. A Flaminio tutti gli impianti, in salita e in discesa, si erano fermati l’11 dicembre 2018. Poche settimane fa, finalmente, almeno una scala, in salita, era stata riattivata. Invece la situazione è di nuovo precipitata: domenica le indicazioni sono state oscurate e la scala è stata nuovamente transennata. Stesse scene, transenne gialle e passeggeri increduli, a Valle Aurelia, dove tutti gli impianti erano stati fermati per la revisione ventennale. Solo martedì Atac annunciava una buona notizia, cioè la riattivazione delle scale, e invece ancora una volta - sono tornate le transenne: ieri una di quelle riparate era già fuori servizio. Tutto questo mentre, in generale, le fermate chiudono - lunedì Vittorio Emanuele e prima ancora Furio Camillo - e i problemi di mobilità riguardano altre 28 stazioni, alcuni anche non segnalati da Atac come appunto a Furio Camillo, dove nonostante la riapertura funzionano ancora solo due scale su quattro, oppure a San Giovanni. Ieri, poi, è crollato il pantografo, in pratica il collegamento coi cavi dell’alimentazione, del tram 2: altre ore di blocco. E paura a Tiburtina per fumo a uscire da un autobus della linea 409: una delle ipotesi dell’incendio è legata all’esplosione di un estintore ma si tratta di cause ancora da accertare. Sullo sfondo restano Barberini, soppressa da marzo, e Baldo degli Baldi, ferma per i prossimi tre mesi. La sindaca Raggi, intanto, ha incontrato per la prima volta la nuova ministra dei Trasporti del Pd Paola De Micheli: «Su Roma Metropolitane ho rassicurato che vogliamo risanare la società e gestire gli eventuali esuberi - ha detto Raggi -. Abbiamo parlato anche di metro C, vogliamo portarla fino a Saxa Rubra».