Ex carabiniere faceva prostituire le ragazzine
Ha avuto sette anni (con l’abbreviato): prometteva successo nella moda
Filmate Quattro minori sono finite nei video hot postati sulla Rete
Trucchi, sigarette e la promessa di un’occasione nel mondo della moda. È quanto dato da Stefano Grimaldi, fotografo per hobby e carabiniere per lavoro, per avere un rapporto intimo con Serena (nome di fantasia), una delle minorenni entrata a 15 anni nel suo «Studio 10» con il sogno di diventare modella e finite a girare video hot.
Sono quattro in totale le ragazze, con meno di 18anni, ammaliate dall’allora carabiniere-fotografo, ieri condannato a sette anni di reclusione per prostituzione e pornografia minorile. Oltre che con Serena, Grimaldi ha avuto rapporti anche con un’altra minorenne. La sentenza è stata pronunciata dal gup al termine del rito abbreviato dopo che il pm Renata Ceraso aveva chiesto nove anni di carcere per il militare arrestato nel novembre del 2018. Il sognoincubo della 15enne comincia nell’estate del 2016. Anno in cui Grimaldi organizza un concorso di bellezza, chiamato «Miss Ragazza Number One». I video dell’evento postati su Youtube. Così la giovane contatta il fotografo su Facebook, dove Grimaldi ha una sua pagina personale. I primi incontri sono occasioni normali di lavoro. Le fotografie scattate nello studio in via Carlo Lasinio, Casilina, sono «innocenti», come racconta la ragazza. Poi però gli scatti si fanno «sempre più spinti», come dice la giovane confessando ciò che le accade a un amico. La situazione scivola presto nell’hard. La stessa Serena ammette che le foto diventano «oscene». Lei consuma anche un rapporto con Grimaldi. Lo fa perché si sarebbe sentita minacciata dopo che l’uomo le avrebbe detto in un’occasione che «se qualcuno lo avesse infamato, avrebbe mandato a chiamare una sua conoscenza albanese». Serena, all’inizio, non vuole denunciare il fotografo. E spiega le sue intenzioni, dicendo che la mamma è malata e preferisce che non sappia in che guai è finita. Nell’agosto del 2017 la giovane, però, trova il coraggio di rivelare ai carabinieri il suo dramma. Ed è così che emerge come un’altra minorenne si sia prostituita, illusa di aver trovato attraverso Grimaldi la strada per fare il suo ingresso nel mondo dello spettacolo. Lei e Serena hanno più di un rapporto con il militare che, secondo l’accusa, paga in trucchi, sigarette, promesse e pure soldi. Il carabiniere le sfrutta anche per incontri con terzi con l’annuncio: «Ragazza offre caffè in cambio di rose». Le quattro le minorenni finiscono tutte protagoniste dei video hot.