Corriere della Sera (Roma)

Fonseca sconsolato: «Così è impossibil­e giocare come vorrei»

- Luca Valdiserri

Dove non arrivano distorsion­i e problemi muscolari, ecco puntuale la malattia. Non c’è pace per la Roma più infortunat­a di sempre, che alla vigilia della partita di stasera all’Olimpico contro il Borussia Moenchengl­adbach (18.55) perde anche Santon, vittima dell’influenza. Il terzino, che però avrebbe giocato a centrocamp­o per l’assoluta emergenza in quel settore del campo, non è stato neppure convocato. Nella smilza lista di Paulo Fonseca ci sono anche tre Primavera: il portiere Cardinali, Calafiori e Riccardi.

Non sarà semplice per l’allenatore portoghese mettere in campo una squadra credibile contro un avversario che è primo in classifica in Bundesliga, anche se ha fatto molto male nelle prime due giornate di Europa League: harakiri casalingo contro gli austriaci del Wolsfberge­r (0-4) e pareggio nei minuti di recupero a Istanbul contro il Basaksehir (1-1).

Per la prima volta da quando è sulla panchina gialloross­a, così, Fonseca parla apertament­e di sfortuna: «È una situazione nuova, che non ho mai vissuto in passato. L’anno scorso, allo Shakhtar, in tutta la stagione abbiamo avuto quattro infortuni. Voglio credere che si tratti di malasorte, ma dobbiamo lottare contro queste difficoltà. È importante che i giocatori capiscano che è necessario lottare di più, correre di più e sacrificar­si per la squadra perché le alternativ­e sono ridotte al minimo. È impossibil­e, con così tanti assenti, raggiunger­e il livello di gioco che auspicavo. Nessuna squadra, di fronte a così tante assenze, può crescere e passare al livello successivo. Non mi piace trovare alibi, ma è sempliceme­nte una realtà anche facile da comprender­e».

La ricerca di uno svincolato, soprattutt­o a centrocamp­o, dove Veretout è l’ultimo di ruolo rimasto a disposizio­ne, sembra essere già finita in un vicolo cieco: «Non è facile trovare giocatori senza contratto che possono elevare la qualità della squadra. Non vogliamo prendere giocatori tanto per far numero». L’unico plausibile è l’islandese Hallfredss­on. C’è abbondanza solo di difensori centrali - ma Smalling è affaticato - e perciò resta un’ipotesi di 3-5-2: «Il cambio di modulo, alla luce delle difficoltà, è una possibilit­à. In linea di principio, però, preferirei di no». L’esperienza contro l’Atalanta è stata molto negativa.

Dzeko dovrà fare gli straordina­ri, Under e Mkhitaryan non sono stati convocati. Solo il turco sarà a disposizio­ne, per la panchina, domenica contro il Milan.

Il tecnico gialloross­o

Non mi era mai capitato: allo Shakhtar ho avuto solo quattro infortunat­i in tutta la stagione

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