Le bici rosse «imboscate» anche a Montecitorio e Palazzo Chigi
Le nuove bici in affitto, che piacciono molto, lasciate impropriamente anche a Palazzo Chigi
Le bici rosse di Uber Jump conquistano il centro di Roma, ma qualcuno le ha parcheggiate anche in aree riservate (violando le regole), come il cortile di Palazzo Chigi e della Camera dei deputati. Lo prova la geolocalizzazione dei mezzi elettrici che si possono affittare attraverso un’app dedicata.
Rosse ed elettriche, le Uber Jump conquistano il centro di Roma. Disponibili attraverso un’app dedicata, il nuovo servizio di bike sharing in pochi giorni è stato messo alla prova da residenti e turisti, che ne hanno fatto gran uso. Purtroppo, certe volte, in modo non consentito, parcheggiandole in aree chiuse. Scorrendo tra le geolocalizzazioni disponibili sulla mappa, alcune bike risultano infatti al di là dei portoni, all’interno di giardini privati e condomini. Non solo, forse un politico o un semplice dipendente ha deciso di sperimentare il nuovo servizio. Così due bici erano geolocalizzate dentro i palazzi istituzionali, una a Montecitorio, l’altra all’interno del cortile di Palazzo Chigi.
Altre biciclette, invece, appaiono e scompaiono dal centro del Tevere, forse un errore del Gps oppure l’ennesimo atto di vandalismo che neanche le misure messe in campo da Uber sono riuscite a evitare. Infatti, per scongiurare usi impropri, l’azienda americana di trasporti automobilistici ha previsto multe per chi parcheggia dove non si può, un sistema Gps per il monitoraggio dei mezzi, un particolare sistema di blocco e un peso specifico superiore alla media.
Il sistema vorrebbe salvaguardare le 770 biciclette al momento a disposizione dei romani e dei turisti, ma che presto dovrebbero arrivare a 2800 unità. L’esperimento, di cui Roma è la prima città italiana, ha l’obiettivo di coprire una superficie pari a 57 km quadrati, dal centro storico alle zone un po’ più esterne come Quartiere Coppedè, Monteverde Nuovo e Fleming, giungendo ad allargare l’area servita fino all’Eur.
Intanto, tra i primi utenti ci sono alcuni non del tutto soddisfatti del servizio offerto. Un certo malcontento già emerso sui social network ma che trova riscontro anche in strada, tra chi abbiamo incontrato alle prese con le nuove bike.
«La bicicletta è comoda, si porta bene ed è utile, ma il prezzo è un po’ alto» commenta una signora appena scesa dalla sella in piazza San Silvestro. Il costo per 17 minuti di corsa è stato di quasi 4 euro.
Dello stesso parere anche un altro utente che mette a confronto il prezzo della bici con quello di una corsa in autobus. Un ragazzo, invece, si ritiene soddisfatto: «E’ una grande idea, speriamo non la distruggano come spesso capita a Roma». Il riferimento è alle vecchie OBike, ritirate ormai da un anno dalle strade della Capitale dopo i ripetuti atti di vandalismo. Anche il servizio di noleggio di biciclette gestito direttamente dal Comune di Roma è stato presto messo kappaò, rimanendo di fatto inattivo dal 2013.
C’è anche chi si scontra con i primi malfunzionamenti. «L’ho utilizzata la prima volta in zona Eur e mi sono trovato benissimo», ci racconta un ciclista occasionale in compagnia della famiglia, mentre davanti la fermata dell’autobus di Piazza Venezia tenta di sbloccare una Uber Jump. «Volevo provarla per tornare alla macchina, ma ho provato con tre biciclette e non sono riuscito a sbloccarne neanche una» spiega mentre le luci della Jump lampeggiano senza che il lucchetto si apra. «Ogni volta è un addebito di 0,70 centesimi, - 50 centesimi all’avvio e 20 centesimi al minuto - proverò a farmeli ridare».