Asl Montesacro Ecco i furbetti del cartellino
Chiesto il giudizio per medici, infermieri, dirigenti e impiegati
Nel poliambulatorio di via Lampedusa, a Montesacro, 22 dipendenti della Asl Roma 1 rischiano il processo per essersi assentati decine di volte senza permesso dal posto di lavoro. Il pm Claudia Terracina ha richiesto per loro il rinvio a giudizio. I reati contestati sono truffa ai danni dello Stato e falso. I fatti risalgono a novembre 2015.
Un infermiere si è allontanato dal posto di lavoro 17 volte la mattina e altre 15 nel pomeriggio Classifica In cima alla lista, per la Procura, un dirigente: assenze in 13 giorni su 13
L’ingresso del poliambulatorio di via Lampedusa, a Montesacro, trasformato da medici, infermieri e impiegati in una porta girevole come quella di un albergo attraverso cui entrare e uscire decine di volte al giorno. Senza permesso. È l’accusa con cui 22 dipendenti della struttura, Asl Roma 1, rischiano il processo dopo la richiesta di rinvio a giudizio del pm Claudia Terracina: truffa ai danni dello Stato e falso i reati contestati. I fatti risalgono a novembre 2015.
Secondo la ricostruzione della Procura, il più assenteista è il dirigente Fabio Menduni: gli investigatori lo tengono sotto osservazione 13 giorni e in tutti è visto far girare la porta d’ingresso accumulando assenze (ingiustificate, sostiene l’accusa) dai 20 minuti alle tre ore. Lo segue Carlo Nelli: esce senza permessi 18 giorni su 19, accumulando anche sei ore di assenze durante l’orario di lavoro. Il record di assenteismo in una sola giornata spetta a Sergio D’Agnillo, infermiere: il 18 novembre di quattro anni fa si allontana dal poliambulatorio 17 volte, accumulando assenze per due ore e cinque minuti, stando ai calcoli degli investigatori. Un andirivieni tra scrivania e luoghi esterni all’Asl che si ripete con la stessa cadenza altre 15 volte fino alle 16.00 del pomeriggio, quando termina la sua giornata lavorativa. «Dimostreremo che le assenze sono state conteggiate male», dice l’avvocato Mario Murano.
Altro assenteista da primato – sempre secondo la Procura – è Adolfo Abiuso, che in 12 giorni entra e esce in continuazione: si va dal minimo di 14 minuti del 21 novembre, suddivisi in due volte, al massimo di due ore e 33 minuti in sette momenti diversi il 13 novembre. C’è poi Caterina
D’Avanzo, che il 5 novembre accumula un’assenza di 4 ore e 22 minuti facendo avanti e indietro cinque volte. Armando Stocchi, medico, sceglie invece – stando all’accusa – di non presentarsi al lavoro per sei giorni, facendo timbrare il cartellino dal collega Antonio Maurizi. Massimo Balandrano Proietti usa le porte girevoli del poliambulatorio dieci volte tra il 5 e il 26 novembre allontanandosi senza permesso tra i 16 e i 57 minuti. Il medico Paolo Amedei viene controllato nove giorni e in
quattro di questi si assenta in modo sistematico. Nell’elenco c’è pure Luca Andreassi: tenuto sotto controllo 13 giorni, in 10 è sorpreso a entrare e uscire. Ancora: la dottoressa Lucia Barnato lascia il posto di lavoro quattro giorni su sei. Anche Stefano Buggisano è nell’elenco degli osservati per 16 giorni, e in 12 fa è colto a uscire ed entrare senza permesso. Nella lista vanno inseriti anche i medici Guido Sorricchio, Gabriella Sciarra e Mario Mantelli oltre a Stefano Gerardi, Pietro Tandoi, Luciana Pasquali, Daniele Ciaffi, Claudio Turchetta, Angela Di Cintio e Dora Gaeta.