Lazio, una chance da non fallire Inzaghi: ma il Milan non è in crisi
Stasera la sfida a San Siro (20.45), il tecnico punta a staccare il Napoli
L’occasione è grande, gli obiettivi per la Lazio sono tanti. Non c’è solo da aggiornare la storia, cancellando lo «zero» nella casella delle vittorie a San Siro contro il Milan che in campionato resiste da trent’anni. Ci sono anche questioni più concrete, situazioni che riguardano il presente e il futuro dei biancocelesti. Inzaghi stasera (20.45) ha l’opportunità di spingere a meno otto i rossoneri («che nella scorsa stagione sono arrivati quinti e si sono rafforzati», sottolinea); di staccare il Napoli e rimanere in scia alla Roma, rilanciandosi definitivamente in chiave Champions; di guardare con ottimismo e fiducia ai prossimi appuntamenti. Perché, calendario alla mano, una volta affrontato il Milan la Lazio avrà un campionato in discesa nelle tre gare successive, dovendo affrontare Lecce, Sassuolo e Udinese (e solo gli emiliani in trasferta). In mezzo ci saranno le fatiche di Europa League, a cominciare dalla sfida – altrettanto determinante – contro il Celtic, in programma giovedì.
Rispetto alla partita stravinta contro il Torino, Inzaghi cambia un po’ la Lazio. Ad esempio rimette in campo Leiva come regista e Correa alle spalle di Immobile, confidando nel cambio di passo dell’argentino per creare difficoltà alla difesa del Milan. Ciro insegue il gol numero cento con la maglia della Lazio, realizzarlo a San Siro avrebbe un sapore speciale. Pure in difesa ci dovrebbe essere qualche correzione, benché contro Fiorentina e granata il terzetto formato da Patric, Acerbi e Radu sia stato convincente. Stavolta potrebbe tornare Luiz Felipe, possibile anche il recupero di Bastos.
Inzaghi ha grande considerazione del Milan. Un rispetto in parte strategico ma in parte dovuto a motivi concreti, che lui stesso elenca: «Rispetto allo scorso anno i rossoneri hanno ceduto un solo giocatore importante, Cutrone, e ne hanno aggiunti cinque di ottimo livello. Non mi fido della loro presunta crisi, sono forti e ben allenati da Pioli, un allenatore di cui ho notevole stima».
Ci sono due questioni lievemente spinose che Inzaghi affronta in modo deciso. La prima riguarda la fama di Immobile, che sembra inferiore rispetto a quanto Ciro meriterebbe per la stagione che sta vivendo – e che si aggiunge ad altre annate decisamente positive. «Di lui si parla troppo poco, sta battendo tutti i record con la Lazio eppure ha sempre una straordinaria voglia di crescere». L’altra è invece legata alle polemiche sull’uso del Var. Simone sbuffa: «Non ne parlo più, noi l’abbiamo pagato sulla nostra pelle. È uno strumento che va usato per le situazioni oggettive, poi gli arbitri devono continuare a essere i protagonisti delle decisioni».
Simone Inzaghi
Immobile è un fenomeno di attaccante eppure di lui si continua a parlare troppo poco