«Poteri speciali entro il 2020»
Riunito l’Osservatorio composto da tutti i partiti. Assente Raggi
Convegno, alla Camera, dell’Osservatorio parlamentare su Roma che coinvolge tutti i partiti. Sarà presentata una mozione in Aula. Obiettivo: poteri speciali entro il 2o20.
Poteri speciali entro il 2020: l’auspicio - più che un wishful thinking la convinzione che con spirito di squadra si possa centrare l’obiettivo - arriva dal convegno organizzato ieri alla Camera dall’Osservatorio parlamentare su Roma. La sindaca, che non è intervenuta per precedenti impegni, ha inviato un messaggio letto dal presidente pro tempore del gruppo di lavoro, il senatore azzurro Maurizio Gasparri. E non si sarebbero viste neppure le deputate M5S Federica Daga e Francesca Flati che invece erano presenti, seppure «con scarsa partecipazione» secondo alcuni colleghi, alla prima riunione. Fabio Rampelli, vice presidente della Camera, ritiene che «Raggi abbia sbagliato a non venire (in sua vece l’assessore al Commercio, Carlo Cafarotti, ndr) perché il Campidoglio non si può autoriformare, mentre la battaglia che sta portando avanti è in sintonia con le iniziative dell’Osservatorio». Tra le proposte confluite nella mozione, che potrebbe essere calendarizzata già a gennaio, una svolta che Rampelli auspica da tempo: «Non è possibile che i beni culturali, gestiti dallo Stato, incidano in modo così consistente sulla città senza che, a fronte dei costi sostenuti, la città non ne ricavi alcun reddito». Altra idea, per evitare che le celebrazioni per il 150° anniversario della Breccia di Porta Pia si riducano a una sequela di dibattiti: «Fare in modo che anche Roma, il più grande comune agricolo d’Europa, abbia un parco nazionale: in pancia c’è già il Parco dell’Appia Antica, che merita questo riconoscimento: sarebbe anche l’occasione per riqualificarlo».
Gasparri schiva le polemiche sull’assenza di Raggi - anche il presidente del Lazio, Nicola Zingaretti, non si è presentato, delegando l’assessore allo Sviluppo economico, Paolo Orneli - ma senza perdere l’ironia: «Come scrive il marito sui social “non torna, non c’è”. Citando il film L’audace colpo dei soliti ignoti, potrei dire: “M’hanno rimasto solo”...». Battute a parte, il senatore si augura «che la sindaca partecipi, sebbene loro (i Cinque stelle, ndr) abbiano un approccio poco dialogante».
I punti emersi dal primo incontro, tra i relatori anche l’ex assessora capitolina alla Semplificazione,
Flavia Marzano, mentre in platea sedeva anche l’ex responsabile del Bilancio, Andrea Mazzillo: un piano di opere pubbliche e riqualificazione del tessuto urbano, un progetto green per la città, il rinforzo delle strutture di accoglienza per il Giubileo 2025, iniziative culturali e scolastiche e un monumento celebrativo. Ma il tema chiave, come ribadito da più parti (dal dem Roberto Morassut a Riccardo Magi di +Europa, fino a Stefano Fassina di Leu e al democristiano Marco Ravaglioli) è «una costituente per Roma» che le restituisca un ruolo di primo piano nel contesto internazionale. Coinvolti anche i sindacati, le associazioni imprenditoriali e tutte le componenti religiose (Vaticano, Comunità Ebraica e Musulmana).
Il caso Ieri primo convegno alla Camera dei deputati. Sullo sfondo le celebrazioni in vista dei 150 anni dalla Breccia di Porta Pia
Fabio Rampelli (FdI) «La sindaca ha sbagliato a non venire. Il Campidoglio non si può autoriformare»