Roma, rimonta e quarto posto aspettando Cagliari-Lazio
Battuta la Spal all’Olimpico (3-1)
La Roma trema ma poi batte la Spal in rimonta (3-1) e sale momentaneamente al quarto posto in classifica, davanti al Cagliari che sarà impegnato stasera in casa in un’esaltante sfida Champions contro la Lazio (ore 20.45). Pellegrini, Perotti (su rigore) e Mkhitaryan hanno ribaltato il vantaggio di Petagna (rigore).
Erano più di tre anni che la Roma non vinceva una partita in campionato dopo aver concluso in svantaggio il primo tempo: l’ultima volta, il 26 ottobre 2016, l’avversario era il Sassuolo. Quella di ieri, dopo il vantaggio della Spal con Petagna in chiusura di primo tempo, è stata una rimonta che ha consegnato ai giallorossi il quarto posto solitario, in attesa della gara di stasera tra Cagliari e Lazio, ma soprattutto ha consentito alla squadra di Fonseca di guadagnare punti pesanti in chiave Champions su Napoli e Atalanta, sconfitte, e sul Milan.
Sulla vittoria le firme Perotti e Mkhitaryan (al terzo centro stagionale) oltre all’autogol di Tomovic su tiro di Pellegrini («Ho “rosicato”, anche lo scorso anno col Parma me l’hanno tolto»), ma soprattutto di Paulo Fonseca, che negli spogliatoi tra il primo e il secondo tempo ha saputo trovare le parole giuste.
«Nell’intervallo - la spiegazione del tecnico - a volte c’è bisogno di parlare in modo diverso. Noi possiamo vincere o perdere, ma dobbiamo sempre avere l’atteggiamento giusto, quando non è così la squadra deve sentire le mie parole, anche se non fanno piacere».
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Il tecnico Ale è un grande professionista, non ho problemi con lui
È stata una Roma a due facce. «Nel primo tempo abbiamo sbagliato molte occasioni ma abbiamo giocato con intensità e velocità, il risultato all’intervallo non era giusto. Nel secondo abbiamo concretizzato, era importante vincere, tutti i ragazzi hanno avuto il giusto spirito di squadra. Sono molto soddisfatto». La risposta che si aspettava dopo il mezzo passo falso col Wolfsberger, insomma, è arrivata. «I giocatori sanno che per me quello che più conta è il coraggio, se abbiamo il giusto atteggiamento e non vinciamo non è un problema perché sento che la squadra ha voglia. Chiunque giochi nella Roma deve essere ambizioso e coraggioso, io metto pressione ai miei ragazzi perché dobbiamo sempre giocare per vincere».
Contro la Spal mancavano parecchi titolari, la coppia composta da Cetin e Fazio è sembrata in difficoltà. «Per me hanno lavorato bene entrambi, non abbiamo avuto problemi. Quando torneranno gli infortunati? Sarà molto positivo, dovranno lottare per avere una possibilità di giocare. È meglio l’abbondanza, penso che a breve ci saranno tutti». Chi rischia di non esserci con il nuovo anno è Alessandro Florenzi. Quella di ieri potrebbe essere stata la sua ultima gara all’Olimpico con la maglia della Roma. Si sono intensificati i contatti tra il suo agente e la Fiorentina, che potrebbe prenderlo in prestito fino a giugno, e poi decidere se riscattarlo o meno. L’abbraccio di tutta la squadra dopo l’assist per il terzo gol di Mkhitaryan, i suoi occhi lucidi e le parole di Zaniolo su Instagram («Ti meriti il meglio mio grande capitano, ti voglio bene»), sembrano il preludio ad un addio.
Fonseca taglia corto. «Ha giocato molto bene, è un gran professionista, io non ho problemi con lui, altrimenti non lo avrei fatto giocare». Il tecnico ha poi annunciato un allenamento aperto al pubblico il primo gennaio al Tre Fontane: «I tifosi meritano di stare vicini alla squadra».
Oggi alle 13 a Nyon (diretta Sky) i sorteggi dei sedicesimi di finale di Europa League, in cui la Roma non è testa di serie: da evitare Manchester United, Arsenal, Ajax e il Siviglia dell’ex d.s. Monchi.