Basket, la follia della Virtus fa sognare
Vittoria a Trento, stagione già super e «Final Eight» di Coppa Italia più vicine
In una partita folle la follia della Virtus Roma produce meraviglie, fino a portare via da Trento un successo (88-82, 14 ora i punti in classifica) che sa di carattere, voglia di non mollare, capacità dei pilastri della squadra Dyson (23 punti, 6 assist) e Jefferson (17 punti, 11 rimbalzi) di trasformare grandi individualità in bene comune. Spettacolo e passaggi a vuoto si sono rincorsi lungo una gara schizofrenica, giocata a elastico con break e controbreak continui, fino al 18-0 dell’ultimo quarto (67-60 per Trento all’ultimo intervallo corto) determinato da un Dyson che ha regalato alla Virtus il sogno di continuare a sperare in una inattesa qualificazione per le «Final Eight» di Coppa Italia.
Per centrare l’obiettivo di metà stagione (si qualificano le prime 8 al termine del girone di andata) ci sarà da mantenere alto il livello del gioco, perché nell’ultima giornata del 5 gennaio Roma sarà costretta a guardare gli altri dal turno di riposo imposto dal campionato dispari. Il suo sogno allora dovrà rincorrerlo a iniziare da domenica prossima, ultima uscita dell’anno al PalaEur, con Brescia per lanciare la volata nelle successive trasferte di Venezia il giorno di Santo Stefano e Reggio Emilia (29 dicembre).
Comunque andrà è già un successo: il progetto prevede un consolidamento nel basket che conta e l’avvio, compreso qualche fisiologico svarione, sta dimostrando che la Virtus non è un’intrusa all’alto livello. Piero Bucchi continua a ringraziare tutti, anche se è suo compito evidenziare più i difetti che i pregi di una squadra imprevedibile: « Abbiamo avuto qualche palla persa di troppo ma vanno fatti i complimenti ai ragazzi per la grande determinazione. Vincere in trasferta, pur con diversi errori, è una dimostrazione di grande carattere».