Una mostra e un film per ricordare Furio Scarpelli
Disegno
Particolare di uno dei lavori di Scarpelli in mostra
Nato cento anni fa sotto il segno del sagittario, Furio Scarpelli è stato il purosangue del cinema italiano, un arciere dell’umorismo a disegni che Roma oggi celebra, nove anni dopo la scomparsa, con un programma di eventi e proiezioni alla Casa del Cinema (largo Mastroianni 1). Si parte alle 16 con uno dei 140 film sceneggiati in sessant’anni di carriera: Ballando, ballando (1983) regia di Ettore Scola, il racconto senza dialoghi di mezzo secolo di storia ambientato in una balera. Segue un incontro con amici e collaboratori tra cui il regista Leone Pompucci, l’editore Carlo Gallucci che di Scarpelli ha pubblicato nel 2018 il «romanzo disegnato» Passioni e ancora Giorgio Gosetti, Francesco Martinotti e il figlio Giacomo Scarpelli. Sempre oggi inaugura la mostra Pennello, china e macchina da scrivere che rivela quanto lo sceneggiatore de L’Armata Brancaleone e I soliti ignoti, sia stato anche disegnatore e fumettista. Presentata alla scorsa edizione di Romics con la direttrice Sabrina Perucca, è un’antologica di fumetti storici, ritratti, sceneggiature disegnate e vignette che ricordano anche l’esordio nella rivista satirica «Marc’Aurelio» insieme a Federico Fellini e a colui che sarà il suo alter ego nella commedia italiana, Agemore Incroci, in arte Age. Tutto concorre a dare un punto di vista diverso su un talento che, a detta di Paolo Virzì, «ci ha guarito dal fascismo». Ingresso libero. Fino al 19 gennaio.