Corriere della Sera (Roma)

Impresa a Riyad: la Supercoppa è della Lazio

Biancocele­sti davanti alla Roma per la prima volta: 16 trofei vinti contro 15

- Marco Calabresi

La Lazio realizza un’altra impresa: a Riyad batte la Juventus per la seconda volta in 15 giorni e con lo stesso risultato (3-1) e porta a casa la quinta Supercoppa della sua storia, sesto trofeo per il presidente Lotito in 15 anni e il terzo per Inzaghi da tecnico. A segno Luis Alberto, Lulic e Cataldi.

Anche se è Natale, sembra quasi un peccato fermarsi adesso, ora che è tutto così bello: la Lazio si è abituata a gioire e anche a battere la Juventus. Due volte in due settimane e con lo stesso risultato (3-1): i giganti sono quelli con la maglia biancocele­ste. Quinta Supercoppa per la Lazio, quarta per Simone Inzaghi, la seconda da allenatore (dopo quella del 2017), dopo le due da giocatore, e terzo trofeo da allenatore, che lo colloca sempre più tra i grandi.

«Abbiamo fatto qualcosa di magico, straordina­rio - dice Battere due volte la Juve in quindici giorni è incredibil­e. Questa è stata una vittoria meritata, di un gruppo forte che ha sempre creduto in quello che si faceva. I ragazzi si meritano tutto questo».

Ma se lo merita anche Inzaghi, che per l’ennesima volta ha saputo leggere alla perfezione la partita: «Ho grandissim­a fiducia nei ragazzi che sono entrati, Cataldi, Parolo e Caicedo - spiega - Tutti possono giocare dall’inizio: Luis Alberto ha stretto i denti per esserci, Leiva ha fatto benissimo, ma entrambi erano ammoniti. Avevo paura delle ripartenze, perché eravamo padroni del campo ma ci sarebbe potuta essere qualche occasione per la Juventus. Invece abbiamo stramerita­to».

Dopo la serie di vittorie in campionato e la Supercoppa, logico chiedersi se questa Lazio può puntare a qualcosa in più. «Scudetto? Io penso che al di là di quello dobbiamo lavorare per goderci serate come queste - replica Inzaghi - Di notti così, in questi tre anni e mezzo, ne abbiamo vissute tante». E mentre in campo si scatenano tutti, compresi il d.s

Igli Tare (che sventola la maglia celebrativ­a che la Lazio si era portata dall’Italia) e il presidente Claudio Lotito, Inzaghi si toglie anche il sassolino dalla scarpa: «La vittoria è dedicata alle persone che sono state sempre con me: mia moglie, i miei genitori e i miei figli. In questi anni non ho mai avuto grandi problemi, ma quando mancavano i risultati so chi c’è stato e chi no».

Conto da aggiornare, dopo il trionfo in Arabia Saudita: 16 i trofei vinti complessiv­amente dalla Lazio contro i 15 della Roma. Sorpasso: non era mai successo nella storia dei due club.

Il tecnico Squadra fantastica, vittoria dedicata alla mia famiglia e a chi è sempre stato dalla mia parte

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Lulic, di spalle, autore del secondo gol
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