Inzaghi e Lotito: «Un’altra vittoria storica»
Soddisfazione incontenibile nello spogliatoio della Lazio, il tecnico Inzaghi parla di «qualcosa di magico ma ho sempre saputo di avere una squadra eccezionale. Lo scudetto? Intanto godiamoci trionfi come questi». Il presidente Lotito invece ci crede: «Continuando così tutto è possibile».
No, non era un caso: era un segnale. La vittoria in campionato sulla Juventus – all’epoca la prima sconfitta dei bianconeri nella stagione – è stata ripetuta da una Lazio irresistibile appena 15 giorni dopo. Una straordinaria conferma, dunque. E stavolta il successo conta ancora di più. Innanzitutto consegna alla squadra di Inzaghi un trofeo, la Supercoppa italiana, che va ad arricchire la bacheca, e poi aumenta a dismisura l’autostima dei biancocelesti: se li abbiamo battuti due volte, perché non possiamo arrivare davanti a loro anche in classifica? È la vittoria di Inzaghi, il quale non dimentica le ferite procurate dalle critiche che ha ricevuto nei momenti di difficoltà; di Lotito, che si conferma il presidente più vincente dell’ultimo lustro dopo Agnelli; di Tare, che si dibatte tra le ambizioni del suo allenatore e le economie del patron. Ed è ovviamente il trionfo di una squadra con tanti giocatori fortissimi e con qualche lacuna, colmata da compattezza e abnegazione. Lulic 71 da ieri è anche Lulic 73, perché a quel minuto ha segnato il gol che ha indirizzato la finale. Ora questa squadra è pronta per un’altra sfida, quella davvero ai limiti dell’impossibile: provare a contendere lo scudetto all’Inter e a questa Juve. La quale, in 24 incontri, ha perso solo due volte: contro la Lazio. Non è che comincerà ad avere un po’ di paura?