Flaminia, Alessio e le altre vittime Undici anni di tragedie nella Capitale
Nella amplissima casistica di incidenti mortali nella Capitale ci sono precedenti che per dinamica o emozione suscitata ricordano quello di sabato notte.
Marzo 2008 Lungotevere Altoviti
Ubriaco al volante, travolge e uccide Elizabeth Anne Gubbins e Mary Clare Collins, di 28 e 29 anni, turiste irlandesi che attraversavano sulle strisce vicino a Castel Sant’Angelo. Poi fugge ma finisce contro due auto in sosta. Il pirata della strada si chiama Friedrich Vernarelli, 32 anni, figlio di Roberto, ufficiale della polizia municipale ed ex presidente del XVII Municipio. Viene fermato con l’accusa di omicidio colposo e omissione di soccorso (non esisteva ancora il reato di omicidio stradale). Nel sangue aveva un tasso di alcol quattro volte e mezzo superiore al limite.
Maggio 2008 Via Nomentana
Trentatrè anni e già interdetto alla guida, Stefano Lucidi brucia il semaforo rosso di via Nomentana e travolge lo scooter sul quale viaggiano Alessio Giuliani, 23 anni, morto poco dopo, e la fidanzata Flaminia Giordani, 22 anni, che muore la mattina dopo al policlinico Umberto I. Per Lucidi, ultrà laziale con precedenti per lesioni e dipendenza da droga, scatta l’accusa di duplice omicidio volontario e omissione di soccorso.
Maggio 2015 Via Battistini
In fuga dalla polizia, investono i passanti che attraversano all’altezza di via Battistini: muore una filippina di 44 anni, Corazon Abordo. Altre 15 persone restano ferite in modo anche grave. Alla guida due ragazzi di 16 e 17 anni del campo nomadi de La Monachina, denunciati per concorso in omicidio volontario.
Dicembre 2017 Via Prenestina
Il 18enne Mario Proietti investe con una Fiat Bravo il 15enne Federico Ghigiarelli, davanti all’istituto agrario Sereni che entrambi frequentano (in classi diverse). Il 18enne risulta positivo al test sull’assunzione di oppiacei e finisce ai domiciliari. L’auto era senza assicurazione.
Giugno 2018 Lungotevere Vittoria
Una manovra contromano, di notte, sul lungotevere della Vittoria. Poi, lo scontro mortale con cui il 30enne Fabio Feola causa la morte dello chef Alessandro Narducci, 29 anni, e della sua collega Giulia Puleio, 25, che viaggiavano in uno scooter.