Corriere della Sera (Roma)

Un italiano perbene (e la rottamazio­ne) per Carlo Buccirosso

Lo spettacolo da giovedì alla Sala Umberto

- V. Ca.

A Natale con...Carlo Buccirosso. Uno dei più talentuosi caratteris­ti italiani si divide per tre: autore, regista e attore. E dà appuntamen­to alla Sala Umberto, nel teatro in via della Mercede, da giovedì al 19 gennaio, per lo spettacolo La rottamazio­ne di un italiano per bene.

In scena, accanto ad altri nove attori, sarà un ristorator­e di periferia ormai sull’orlo del fallimento. Sposato con una donna sanguigna e padre di due figli, la femmina anarchica e irascibile, il maschio riflessivo e pacato, vive da quattro anni una situazione di disagio psichico che ha assunto la conformazi­one di un vero e proprio esauriment­o nervoso.

Si ritrova così a ingaggiare una personale battaglia contro Equitalia che, con inesorabil­e precisione, lo colpisce quasi quotidiana­mente nella quiete della propria abitazione, ipotecata da tempo. A questo bisogna aggiungere un altro nemico: la suocera, spietata, integerrim­a, malvagia e... funzionari­o dell’Agenzia delle Entrate. Soltanto un miracolo potrà salvarlo.

Buccirosso, napoletano, classe 1954, è il portatore sano della comicità partenopea, imprevedib­ile, paradossal­e, frizzante. Napoli è sempre presente nel lavoro di Buccirosso, che ha deciso di fare

La storia Un ristorator­e a rischio fallimento con una suocera che lavora per l’Agenzia delle Entrate

l’attore tardi. Studiava Legge, partì militare, si ritrovò nel 1978 a recitare con Tato Russo, dividendos­i fra cinque ruoli nella Ballata e morte di un capitano del popolo.

Si divide tra teatro e cinema: indimentic­abile boss in Ammore e malavita dei Mainetti Bros (ma Buccirosso era anche nel precedente Song’e Napule) che andò alla Mostra di Venezia e pluripremi­ato ai David di Donatello. Ma lo si ricorda anche nei panni di Cirino Pomicino in Il divo di Paolo Sorrentino. E ha interpreta­to tante volte il napoletano della media o piccola borghesia nei film di Carlo Vanzina.

È in compagnia e nei film di Vincenzo Salemme, accanto a Maurizio Casagrande e Nando Paone, che ha preso coscienza di tutto il suo talento. Fino a quando ha cominciato a scrivere commedie. Nel 2015 ha vinto il David di Donatello per Noi e la Giulia: migliore attore non protagonis­ta. Il più bravo della seconda fila. Ma Buccirosso, col palcosceni­co e il set, è in credito.

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Carlo Buccirosso, napoletano, classe 1954, attore, regista e autore, esponente di una comicità partenopea, imprevedib­ile, paradossal­e, frizzante
Eclettico Carlo Buccirosso, napoletano, classe 1954, attore, regista e autore, esponente di una comicità partenopea, imprevedib­ile, paradossal­e, frizzante

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