Gerardo Di Lella a San Silvestro dirige le musiche da film
Gerardo Di Lella e la sua orchestra eseguiranno le musiche per il cinema di compositori italiani
Quello della Filarmonica di Vienna, nella sala dorata del Musikverei dal 1939, è ormai diventato un’icona europea. In Italia c’è poi Venezia che ha la sua versione al Gran Teatro La Fenice, dal 2004. E finalmente da sei edizioni anche Roma, ogni primo gennaio, celebra l’inizio del nuovo anno con un tradizionale Concerto di Capodanno, che s’intitola «Roma Caput Musicae» e porta la firma di Gerardo Di Lella.
Ad ospitarlo il tempio capitolino della musica: l’Auditorium, dove Di Lella porta sul palco un ensemble molto speciale composta da settanta elementi. «È un’orchestra che ha l’assetto di una Big Band americana — spiega il pianista, compositore e direttore d’orchestra — perché deve soddisfare le esigenze di un repertorio unico nel suo genere, del tutto nuovo e alternativo rispetto agli altri classici concerti di Capodanno».
Niente valzer di Strauss o Marcia di Radetzky, ad accompagnare i primi momenti dell’anno saranno le più belle colonne sonore per il cinema dei nostri Nino Rota, Armando Trovajoli, Ennio Morricone, Nicola Piovani, Stelvio Cipriani, Piero Piccioni, Carlo Rustichelli. «L’Italia, più di ogni altro paese al mondo, ha regalato al grande schermo dei temi musicali di una bellezza straordinaria — commenta Di Lella — con un’identità riconoscibilissima. Musiche che addirittura hanno una vita autonoma, una notorietà assolutamente sganciata dai film per le quali sono state composte. Come quella di Morricone per Mission o di Cipriani per Anonimo Veneziano: le conoscono tutti, anche chi non ha visto le pellicole di Roland Joffé ed Enrico Maria Salerno».
Anche per questo la formula del concerto non prevede alcuna proiezione o video di sfondo. «Non servono i fotogrammi per apprezzare questi capolavori — ribadisce il direttore d’orchestra — Preferiamo concentrare tutta l’attenzione sulle note e le melodie, senza distrazioni, per poter cogliere il potere enorme della musica».
Come ogni anno ad aprire l’appuntamento è l’Inno di Mameli. «Un modo — precisa Di Lella — per sigillare l’istituzionalità del concerto. Ma non è l’unico rito. C’è anche il tema principale di Fumo di Londra firmato Piccioni, che è ormai diventato una sorta di sigla iniziale. E poi l’omaggio speciale a un musicista. Quest’anno è la volta di Riz Ortolani, con una cavalcata di otto leggendari brani tratti dalla sua produzione». Da Il cuore altrove a Fantasma d’amore, da Una gita scolastica a Ma quando arrivano le ragazze?.
Poi spazio alle colonne sonore di Nuovo cinema Paradiso, C’era una volta il West, Chi mai, Una Rolls Royce gialla, Rocco e i suoi fratelli, I Vitelloni, Metti, una sera a cena, Amici miei, La vita è bella, Febbre da cavallo, Il Padrino. «Infine – conclude Di Lella – impossibile non festeggiare Lina Wertmüller nell’anno del suo Oscar alla Carriera. A modo nostro, chiaramente, con le musiche di Travolti da un insolito destino».
In questo viaggio musicale lungo quasi due ore, trasmesso in diretta su Radio Rai 1, Di Lella non limiterà a dirigere la sua orchestra ma svelerà curiosità e retroscena delle grandi colonne sonore del cinema italiano.
Il direttore «L’Italia, più di ogni altro paese, ha regalato al grande schermo temi musicali di una bellezza straordinaria»