Piazza Navona, riaperti i banchetti per la Befana
Raggi: l’anno prossimo altri 300 vigili urbani
Ha riaperto martedì, alla vigilia di Natale, la fiera della Befana in piazza Navona, dopo che lo scorso 12 dicembre i vigili avevano chiuso i banchi per le irregolarità riscontrate sia negli articoli in vendita, alcuni non omologati Ce, sia nell’attuazione del piano di sicurezza richiesto dal Campidoglio. I commercianti si erano impegnati a sanare le difformità tra le polemiche sul declino della storica manifestazione e il bando comunale per l’assegnazione delle postazioni che continua a premiare il criterio di anzianità. Stizzito, l’assessore alle Attività produttive, Carlo Cafarotti, ventilava l’ipotesi di trasferire la gestione al Comune, una volta incassato il sostegno della maggioranza in aula Giulio Cesare.
Risolte le grane giusto in tempo per le due settimane cruciali di shopping natalizio - a darne notizia sui social è stato il presidente della commissione Commercio Andrea Coia - resta l’incognita sul futuro di un’iniziativa che sembra aver perso il suo potere attrattivo vuoi per l’inarrestabile depauperamento dell’artigianato (maestranze incluse), vuoi per le difficoltà di alcuni operatori a rispettare le prescrizioni e a sostenere i costi organizzativi, tra le cause dell’esodo progressivo tranne i gruppi più consolidati. Davide Bordoni, capogruppo di FI in Consiglio, critica l’amministrazione: «Finita l’era dello streaming i Cinque stelle affidano sommessamente a Facebook l’annuncio della riapertura della storica festa, dopo l’incomprensibile e inusuale prova di forza che ha precluso a migliaia di turisti e famiglie romane di godersi sotto Natale una delle più belle piazze del mondo».
Nel frattempo, la sindaca ha comunicato che 200 vigili, dei mille assunti negli ultimi tre anni, «sono stati convocati nei nostri uffici per firmare la trasformazione del loro contratto a tempo indeterminato». I nuovi agenti, come ha ricordato Virginia Raggi, «si aggiungono ai 300 che, lo scorso luglio, avevano già beneficiato della stabilizzazione». Nel ribadire che il «fisiologico» periodo di tirocinio prelude al definitivo inserimento in organico, la prima cittadina ha inoltre promesso ulteriori ampliamenti per rafforzare il controllo del territorio e aumentare la sicurezza: «Non intendiamo fermarci qui. Prevediamo di esaurire la graduatoria ancora vigente, chiamando oltre 300 nuovi vigili nei primi mesi del 2020. Assicuriamo così nuove risorse al corpo, rendendolo un riferimento solido e affidabile per tutti i nostri cittadini».