«Una targa per le vittime»
Stefàno (Commissione mobilità): progetto per gli autovelox fissi
Una targa per Gaia e Camilla nel luogo dell’incidente del 21 dicembre e uno studio per installare autovelox fissi anche su corso Francia. Ad annunciarli Enrico Stefàno, presidente della Commissione mobilità del Comune.
«Stiamo lavorando insieme con i tecnici del Dipartimento Simu (Sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana) per capire dove e come si potrebbero installare gli autovelox fissi anche su corso Francia. Abbiamo da poco cominciato uno studio per risolvere la questione, che alla luce di quanto è successo riteniamo molto importante». A confermarlo è Enrico Stefàno, presidente della Commissione mobilità del Comune. Che, dopo aver appreso la notizia dell’auto della polizia tamponata da una vettura condotta da una donna che si era distratta per guardare i fiori lasciati in ricordo di Gaia e Camilla, aggiunge: «Bisogna rispettare il dolore di tutti, ma serve anche evitare che accadano episodi come questi. Affronteremo questo argomento, penso a una targa commemorativa che nel luogo dell’incidente possa ricordare le due ragazze». Un’idea soltanto all’inizio, che potrebbe però diventare presto una proposta.
Intanto il Campidoglio, con i vigili urbani, sta valutando la possibilità di inserire anche corso Francia nell’elenco delle strade ad alto scorrimento e considerate a rischio incidenti, dove saranno montati i rilevatori di velocità: piccole cassette verticali, in grado di registrare i dati e fotografare le auto che violano i limiti. In città ce ne sono parecchie, e vengono tutte «rispettate» dagli automobilisti. Un esempio su tutti, l’impianto su via Appia, dopo Capannelle e lo svincolo per il Raccordo anulare, in direzione Ciampino. «Sul viadotto di corso Francia non c’è posto per un apparecchio del genere - precisa Stefàno - ed è difficile pensare di metterne uno su Ponte Flaminio, per gli stessi motivi. Per ovviare al problema non si può nemmeno ricorrere a lavori di restringimento della carreggiata, perché le conseguenze sulla circolazione stradale e sul traffico sarebbero molto pesanti ogni giorno. È la stessa difficoltà che si trovano ad affrontare i vigili urbani con gli impianti mobili. Dobbiamo studiare bene la soluzione».
Di certo la polizia municipale ha già manifestato l’intenzione, almeno nei fine settimana, di posizionare un «Velox» (l’impianto con il supporto a terra) insieme con gli «street control» per verificare in tempo reale con una foto digitale la regolarità di assicurazione e revisione dei veicoli (quelli fuorilegge vengono fermati da una pattuglia piazzata più avanti), nella zona del viadotto dell’Olimpica. Il 2020 dovrebbe cominciare così.
La «road map» «Al lavoro con i tecnici Simu per capire come installare gli impianti lungo l’arteria»