Corriere della Sera (Roma)

Zero trofei, tre secondi posti e otto tecnici cambiati

Dal 2011 con DiBenedett­o e poi Pallotta: il top rimane la semifinale di Champions nel 2018

- M. P.

Tutti i numeri della Roma americana: dal 2011 a oggi, compresa la prima stagione con Thomas DiBenedett­o presidente, otto anni e mezzo con pochi picchi (su tutti lo strepitoso 3-0 al Barça in Champions nel 2018) e molte delusioni.

0 i trofei della Roma di Pallotta. Sotto la sua presidenza la Roma ha raggiunto solo una finale, quella persa 1-0 contro la Lazio nella Coppa Italia del 2012-13. E si è appena fatta scavalcare per la prima volta nella storia dai cugini quanto a trofei conquistat­i, finendo sotto 16 a 15.

3 i secondi posti in campionato, sempre dietro la Juventus:

nel 2013-14 e nel 2014-15 con 17 punti di distacco, nel 2016-17 a -4.

3 le stagioni iniziali senza coppa europee nella gestione americana, a parte il playoff di Europa League perso nel 2011 contro lo Slovan Bratislava (0-1 e 1-1). Con un 7° e un 6° posto nei primi due campionati, la Roma è poi tornata in Champions nel 2014 grazie al 2° posto ottenuto quell’anno.

7 i gol incassati all’Olimpico dal Bayern in Champions League il 21 ottobre 2014: quell’1-7 è la peggiore sconfitta in casa nelle coppe europee nella storia gialloross­a.

8 gli allenatori della gestione americana: Luis Enrique,

Zdenek Zeman, Aurelio Andreazzol­i, Rudi Garcia, Luciano Spalletti, Eusebio Di Francesco, Claudio Ranieri e Paulo Fonseca.

10 i successi iniziali nel campionato 2013-14, un primato per la serie A. La serie di Garcia, all’esordio sulla panchina gialloross­a, iniziò con un 2-0 a Livorno e si concluse con un 1-0 al Chievo, fermandosi per un 1-1 sul campo del Torino.

12 le vittorie consecutiv­e in trasferta tra febbraio e novembre del 2017, da un 2-0 a Crotone a un 4-2 a Firenze: anche questa è una striscia record del nostro campionato, chiusa per un 1-1 sul campo del Genoa.

20 i derby disputati sotto la gestione americana: la Roma è in vantaggio per 8-7, i pareggi sono 5.

21 i gol segnati nelle 12 partite giocate nella Champions League 2017-18, quella in cui la Roma è arrivata a un soffio dalla finale: vinto il girone con 11 punti (gli stessi del Chelsea, ma davanti agli inglesi per i confronti diretti), i gialloross­i eliminaron­o lo Shakhtar negli ottavi (1-2 e 1-0), il Barcellona con un’epica rimonta nei quarti (1-4 e 3-0) e si arresero in semifinale al Liverpool (2-5 e 4-2).

87 i punti della Roma nel 2016-17: un record ottenuto sotto la gestione Pallotta. E sono un primato anche le 28 vittorie di quel campionato.

104,5 i milioni di euro incassati complessiv­amente con le due cessioni-record della gestione americana, quelle di Alisson (62,5) e Salah (42) entrambi andati al Liverpool con cui quest’anno sono diventati prima campioni d’Europa e poi del mondo.

618 i punti ottenuti in campionato nelle 321 partite disputate dal 2011 a oggi, con una media di 1,92. La Roma in questo periodo è terza dietro la Juventus, che ne ha conquistat­i 769, e il Napoli, 642.

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Patron James Pallotta, 61 anni

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