«Arcipelago», nuova biblioteca alla Montagnola
Una nuova biblioteca alla Montagnola inaugurata ieri dalla sindaca Virginia Raggi
Si chiama «Arcipelago» in onore di Gianni Rodari e servirà tanti cittadini quanti ce ne sono a Ferrara, o poco meno. È la biblioteca-auditorium del Municipio VIII, inaugurata ieri dalla sindaca Virginia Raggi e dal vicesindaco Luca Bergamo nel quartiere della Montagnola (via Benedetto Croce 50), in un locale di trecento metri quadrati attrezzato in soli undici giorni con 150 posti a sedere, scaffali, grande schermo, emeroteca, wi-fi e accesso totale per disabili.
Ambienti che raccolgono il patrimonio di diecimila titoli, tra libri e dvd, dall’ex Bibliocaffè Letterario di via Ostiense. «Le biblioteche sono luoghi delle comunità, dove pensare collettivamente» ha detto la sindaca a una sala gremita da una buona rappresentanza degli oltre 130mila abitanti del Municipio guidato da Amedeo Ciaccheri, anche lui presente ieri mattina all’inaugurazione del nuovo spazio.
Famiglie, capelli bianchi, giovani, amanti del cinema, diversi nuovi cittadini in abiti tradizionali del Bangladesh e tantissimi bambini hanno applaudito questa novità che risarcisce il territorio, almeno in parte, della privazione subita più di quindici anni fa con la chiusura della biblioteca negli ex Mercati Generali.
In attesa che quel luogo torni a essere praticabile — i tempi della messa in opera del progetto di riqualifica continuano a essere lunghi — ecco questo nuovo indirizzo. «Il contratto di affitto con il Caffè Letterario è scaduto — racconta Paolo Fallai, presidente dell’Istituzione Biblioteche di Roma — abbiamo quindi cercato alacremente un luogo alternativo trovandolo finalmente in via Costantino, ma ci vorrà un anno per ristrutturare i locali. Quando ci trasferiremo nella sede definitiva, qui in via Benedetto Croce resterà un AArcipelagouditorium a piena disposizione dei cittadini».
Gianni Rodari, di cui nel 2020 ricorrerà il centenario, ha ispirato quest’idea di «Arcipelago», ovvero di approdi diffusi dove nessuno si senta escluso, una rete costituita non solo dalle biblioteche civiche, ma anche dai quaranta bibliopoint nelle scuole romane, dai servizi di bookcrossing e dal progetto «Biblioteca a cielo aperto», nato proprio in questo Municipio grande 47 chilometri quadrati. Un investimento sul futuro della comunità e dei suoi componenti più giovani, sei dei quali hanno ricevuto in omaggio una bibliocard, la tessera per tutto il sistema bibliotecario capitolino. I nuovi iscritti sono maschi e femmine classe 2019, compresa Livia, venuta alla luce alla Montagnola lo scorso 12 novembre.