Friedkin accende i sogni: «Riporta Totti e De Rossi»
Nuovo stadio, la Roma spera di ottenere il via libera entro il 2020
L’irruzione del tycoon texano Dan Friedkin alla guida della Roma ha riacceso i sogni giallorossi. I tifosi. «Ora riporta a casa Totti e De Rossi». Nuovo stadio, la società spera di avere il via libera entro il 2020.
Che il destino di James Pallotta fosse legato alla realizzazione dello stadio a Tor di Valle è stato sempre abbastanza chiaro, e lo stesso presidente giallorosso lo ha ribadito spesso. Una volta in particolare, il 28 maggio del 2017. Una data che i romanisti ricordano soprattutto perché si è consumato l’addio al calcio giocato di Francesco Totti, ma in cui Pallotta, nella pancia dello stadio Olimpico, mentre fuori tutti piangevano, disse: «Se per il 2020 non avrete lo stadio, ci sarà un altro proprietario. Dovremmo avere tutti i permessi, non ci saranno problemi, è una grande cosa per la città, porterà tantissimo lavoro, sarà uno dei posti migliori del mondo come strutture. Altrimenti non mi vedrete più».
È stato di parola, Pallotta, perché di certezze sulla costruzione dello stadio a Tor di Valle ancora non ce ne sono. Se tutto procederà senza intoppi si potrebbe iniziare a costruire entro la fine del 2020, per giocarci nel 2023, cioè 11 anni dopo l’inizio dell’iter burocratico, che non è ancora terminato: la convenzione urbanistica non sarà in Aula in Campidoglio prima di febbraio-marzo, poi ci saranno una serie di passaggi - dalle opere pubbliche alle gare d’appalto europee - che hanno tempi variabili. Entro metà gennaio, poi, l’immobiliarista ceco Vitek dovrebbe diventare ufficialmente proprietario dei terreni di Luca Parnasi, che sono stati valutati 50 milioni di euro, anche se già da un po’ di tempo sta parlando con i proponenti.
Sarà Dan Friedkin, quindi, a realizzare (forse) il sogno di Pallotta. «Sono sempre stato innamorato di Roma- ha detto il magnate texano ad alcuni suoi amici - Ho scelto di investire qui per lasciare un segno anche nella storia sportiva della città». Intanto l’uscita di scena di Pallotta continua a far discutere i romanisti: «Non se ne poteva più di Pallotta, ridateci la Roma» è uno dei pensieri più condivisi, insieme alla richiesta a Friedkin di «riportare nella loro casa Francesco Totti e Daniele De Rossi». Ci sono però anche dei tifosi pronti a riconoscere i meriti del patron uscente.
«La sua unica colpa è di non essere riuscito a vincere nemmeno una coppa Italia, ma dal punto di vista societario ha lavorato bene». E ancora. «Può piacere o no, ma Pallotta ha preso la Roma da una banca e l’ha portata a valere un miliardo. Se si concretizzerà il progetto dello stadio, avrà lasciato una grande eredità a Friedkin».