Scalfarotto: Roma strategica nel sistema moda
L’omaggio dell’Accademia Maiani a Federico Fellini con le modelle che portano un velo di tulle bianco sulla bocca per ricordare Sandra Milo in Giulietta degli Spiriti e la mostra della Koefia a La Sapienza per parlare di «Petite robe blanche», l’abito simbolo (in versione noir ) di Coco Chanel mentre le «Imperfezioni» di Morfosis, di Alessandra Cappiello, è capace di raccontare una femminilità contemporanea attraverso il contrasto tra la morbidezza dei cappotti in panno e la matericità della pelle illuminata da inserti in lurex. E all’Accademia d’Ungheria, la sfilata, curata da Antonio Falanga, di quattro fra le principali realtà imprenditoriali di quel Paese: Szilas Rita, Pakamè e Orovica. Entra subito nel vivo la prima giornata della kermesse di moda al Guido Reni district con un’ importante contributo istituzionale dedicato al futuro di una moda sostenibile e al ruolo della capitale: «La capitale deve essere orgogliosa del suo compito di scouting tra i giovani — ha detto il sottosegretario agli Esteri Ivan Scalfarotto — il Paese deve fare sistema, l’unica competizione è quella globale» mentre la presidente di AltaRoma Silvia Venturini Fendi ha ricordato che già nel 2008 la manifestazione si era occupata di sostenibilità e produzioni green nel settore tessile. «Allora sembravano temi romantici — ha detto — oggi sono realtà da affrontare urgentemente. Per le start up e i nuovi talenti sarà più facile e immediato cogliere questa sfida che determinerà anche il loro successo perché il consumatore oggi è più consapevole e responsabile».