Combattere lo smog
Leggendo la cronaca di Roma di questi ultimi giorni, la notizia che risalta è che sono sempre più numerose le centraline dell’Arpa che rilevano sforamenti dei limiti di legge delle polveri sottili (Pm10), evidenziando che non sono bastate le drastiche misure imposte dal Campidoglio per contenere in città il crescente inquinamento atmosferico. In particolare, il voler tentare di limitare la quantità di inquinati con il blocco delle auto diesel euro 6 è stata una notizia di grande effetto mediatico, ma valore nullo ai fini del contenimento dello smog. Arriverà presto la pioggia e un pò di vento e tutto ritornerà nei limiti, pur con il solito traffico veicolare. Se piove le strade si lavano automaticamente drenando il tutto nelle fognature (particolati anche derivati da usura copertoni, usura freni di automobili,moto ,tram ecc) . Se spira vento gli inquinanti più volatili che sono nell’aria vengono portati via. Non sarebbe meglio fare delle azioni preventive che non impattano direttamente i cittadini, ma che consentono di contenere gli inquinanti? Ad esempio un energico lavaggio (magari notturno) delle strade più inquinati si potrebbe fare, così come avviene anche in altre città europee. Infine si faccia un serio inventario degli edifici scaldati ancora con impianti a gasolio o carbone e quindi incentivare i la realizzazione di nuovi impianti. E andrebbe pure ringiovanito il parco bus (altamente inquinante) di Atac.
Nicolò Serra