Sanità Lazio, conti risanati dopo 10 anni
Dopo dieci anni e una durissima manovra, messa in atto per riuscire a realizzare il risanamento dei conti della sanità regionale, il Lazio è finalmente fuori dal commissariamento. La conferenza Stato-Regioni, espresso parere favorevole sul «Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del servizio sanitario regionale 20192021», ieri ha infatti dato il via libera alla procedura.
Erano i primi giorni di luglio del 2008, il governatore della Regione, allora, era Piero Marrazzo. E il Consiglio dei ministri avviava il commissariamento (nominando commissario ad acta lo stesso Marrazzo) per il rientro dal deficit sanitario (quantificabile in un disavanzo di circa 2 miliardi), a causa - recitava il comunicato di Palazzo Chigi delle «rilevanti e persistenti criticità strutturali nel perseguimento degli obiettivi programmati». Oggi quel capitolo buio, fatto di blocco del turn over, chiusura di posti letto, tagli alle spese e alle esternalizzazioni dei servizi, è solo un ricordo.
«Questa è una giornata storica per la Regione Lazio - ha esultato il governatore Nicola Zingaretti, che già nel suo primo mandato nel 2013, dopo tre anni di gestione Polverini, aveva ereditato la complessa situazione con un disavanzo di 700 milioni -. Il che vuol dire che c’è un riformismo che cambia le cose e che ha portato il disavanzo da 2 miliardi di euro a un attivo di alcuni milioni».
Adesso è quindi il turno delle note positive. «In questi anni - ha aggiunto ancora Zingaretti - sono migliorati i livelli essenziali di assistenza (Lea), cioè la qualità delle cure. Ora si apre una stagione fatta di assunzioni e di investimenti, per centinaia di milioni, sulle infrastrutture sanitarie». Una riforma radicale che passa per uno dei patrimoni del nostro territorio: i policlinici universitari. «Che nel Lazio hanno una centralità assoluta. Quindi - ha osservato il governatore - siamo pronti a voltare pagina. E possiamo finalmente dire che ce l’abbiamo fatta».
«Missione compiuta - gli fa eco l’assessore alla Sanità della Regione, Alessio D’Amato -. Dopo undici anni abbiamo dimostrato che si possono tenere i conti in ordine e migliorare i livelli essenziali di assistenza (Lea). Una sfida importante».
Polemiche comunque alcune reazioni dell’opposizione, come quella di FdI: «Dopo due anni di falsi annunci sull’uscita dal commissariamento, questa volta sembrerebbe essere la volta buona».