Borghese, Vittoriano e Ostia Antica: bandi per i direttori
Nuovi direttori per Galleria Borghese, Parco archeologico di Ostia Antica, Museo nazionale Romano (quattro sedi) e Complesso del Vittoriano con Palazzo Venezia, affini solo «geograficamente» ma riuniti in un’unica istituzione dotata anch’essa di autonomia gestionale e di bilancio. È l’ultimissima tappa della «riforma Franceschini», avviata nel 2004 con l’autonomia di alcuni musei, via via cresciuta e proseguita con l’annuncio, ieri, da parte dello stesso ministro dei Beni culturali.
I nuovi direttori, come già accaduto in passato, saranno scelti tramite bando pubblico aperto anche a figure professionali internazionali. Le domande dovranno arrivare entro le ore 12 del 3 marzo (testo del bando su www.beniculturali.it/museiitaliani).
Diversi i casi delle quattro istituzioni: per la Galleria Borghese (foto: Claudio Guaitoli), già autonoma, si tratta di sostituire l’attuale direttore, Anna Coliva, che andrà in pensione entro il 2020 per raggiunti limiti di età. Stesso destino per Ostia Antica, dove lascerà entro l’anno
Mariarosaria Barbera. Al Museo nazionale Romano occorre invece sostituire Daniela Porro, nel frattempo nominata Soprintendente Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma). Del tutto nuovo invece il «matrimonio» Palazzo Venezia/Vittoriano.
Franceschini ha anche annunciato che a breve nell Museo nazionale etrusco di Villa Giulia e al Parco Archeologico dell’Appia Antica — la cui autonomia era stata abolita da Bonisoli e ripristinata dall’attuale ministro — saranno riconfermati i direttori uscenti. «L’autonomia ha dato ottimi risultati che sono sotto gli occhi di tutti — ha detto ieri il ministro — In pochi anni dieci milioni di visitatori in più, pari a una crescita del 34,1 per cento, e aumento degli incassi per i musei statali italiani. Con il nuovo bando mi aspetto si candidino in tanti dall’Italia e dall’estero perché nella cultura non conta la nazionalità, conta il merito». Ripristinate e rese fisse, infine, le domeniche gratuite.