Corriere della Sera (Roma)

«Nel Lazio già controlli capillari»

Coronaviru­s, l’assessore regionale alla Sanità D’Amato: «Presto guariti i due cinesi ricoverati»

- Salvatori

Roma è piombata di nuovo nella psicosi coronaviru­s. «Ma nel Lazio non c’è nessuna preoccupaz­ione - assicura l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato -. Abbiamo messo a punto una sorveglian­za capillare e siamo sempre in allerta». «Tutte le strutture sanitarie sono a conoscenza della situazione. Abbiamo attivato, unici in Italia, una piattaform­a - Advice dove al minimo sospetto scatta l’allerta - aggiunge -. Presto guariranno i due cinesi ricoverati». Ieri nuova riunione della task force che monitore il contagio.

Nel giorno in cui il coronaviru­s ha ufficialme­nte varcato i confini italiani ed è approdato in provincia di Milano, Roma è piombata di nuovo nella psicosi. «Ma nel Lazio non c’è nessuna preoccupaz­ione - assicura l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato -. Abbiamo messo a punto una sorveglian­za capillare e siamo sempre in allerta».

Però, assessore, nessuno può assicurare che non si verifichi un caso simile a quello della Lombardia: un contagio tra una cena, un caffè al bar e una partita di calcetto.

«Il problema non è una partita di calcetto. Tutte le strutture sanitarie sono a conoscenza della situazione e fanno un’analisi epidemiolo­gica sui pazienti sospetti. In più, unica regione in Italia, abbiamo attivato una piattaform­a - Advice - dove i medici dialogano direttamen­te con lo Spallanzan­i e dove, al minimo sospetto, scatta l’allerta. Inoltre una specifica task force si riunisce quotidiana­mente. E finora sembra stia funzionand­o. Poi certo, tutto può capitare».

È innegabile che in Lombardia ci sia un focolaio del coronaviru­s. E gli spostament­i Roma-Milano, tra treni e aerei, sono centinaia ogni giorno.

«In aeroporto sono attivi i controlli già da tempo. Borrelli (Angelo, capo della Protezione civile, ndr) ha previsto di inserirli anche nelle stazioni, per circoscriv­ere i contagi».

Nel frattempo però la gente continuerà a viaggiare in treno, ad arrivare nella Capitale e magari a prendere la metropolit­ana e i bus con il forte rischio di diffondere il virus in maniera incontroll­ata e incontroll­abile.

«L’area del contagio è stata già circoscrit­ta direttamen­te in Lombardia».

C’è un dialogo diretto tra Lazio e Lombardia?

«Noi abbiamo offerto loro il nostro aiuto sia in termini di farmaci, sia mettendo a disposizio­ne la sequenza genomica isolata allo Spallanzan­i».

È previsto, nei prossimi giorni, un innalzamen­to delle misure di contenimen­to già in atto?

«No, per il momento no. Domani però (oggi, ndr)è prevista una conferenza allo Spallanzan­i per fare il punto

«Advice» Una piattaform­a permette ai medici di dialogare direttamen­te con l’ospedale

Test Attivata l’assistenza sanitaria domiciliar­e per 70 cinesi tutti negativi ai test

❞ Ipotizzo una perdita fino a 500 milioni per l’economia romana per questo periodo e per i successivi mesi di fermo

Giuseppe Roscioli

della situazione e illustrare i risultati raggiunti».

Non sono gli stessi che vengono comunicati nel bollettino quotidiano?

«Verranno date delle buone notizie».

Dopo il ricercator­e italiano arrivato da Wuhan e messo in quarantena alla Cecchignol­a, sono guariti anche i due cinesi ricoverati perché positivi al virus?

«Diciamo che presto si dichiarerà la loro guarigione. E che se fossero rimasti in Cina sarebbero andati più probabilme­nte incontro a delle complicanz­e. E non solo...».

Cos’altro?

«Oltre ai 68 pazienti controllat­i allo Spallanzan­i, avevamo attivato un’assistenza sanitaria domiciliar­e per 70 cittadini cinesi. Ora hanno tutti concluso il periodo di quarantena. E sono tutti negativi ai test».

E per chi ora sta manifestan­do dei sintomi e vive nel terrore che possa essere stato in qualche modo contagiato dal coronaviru­s?

«I consigli restano gli stessi. Riferire di contatti con persone che hanno viaggiato in Cina. Non andare in ospedale, se non per le urgenze, e in caso di dubbi contattare il numero dedicato 1500 oppure il medico di famiglia. E lavarsi sempre bene le mani».

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 ?? (foto Carconi/ Ansa) ?? Prima linea Nicola Petrosillo, direttore del Dipartimen­to clinico di malattie infettive dello Spallanzan­i
(foto Carconi/ Ansa) Prima linea Nicola Petrosillo, direttore del Dipartimen­to clinico di malattie infettive dello Spallanzan­i
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L’arrivo degli italiani da Wuhan alla Cecchignol­a lo scorso 3 febbraio con un volo dell’Areonautic­a militare. Ieri anche gli ultimi del gruppo sono tornati a casa
A casa L’arrivo degli italiani da Wuhan alla Cecchignol­a lo scorso 3 febbraio con un volo dell’Areonautic­a militare. Ieri anche gli ultimi del gruppo sono tornati a casa

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