La Lazio senza più paure L’urlo di Caicedo: «Vogliamo lo scudetto»
Lotito appoggia: «Ci proviamo in tutti i modi»
In questo straordinario periodo della Lazio, catapultata in piena lotta per lo scudetto e accreditata da molti osservatori (anche stranieri) di concrete possibilità di successo, c’è un elemento singolare: dentro il mondo biancoceleste nessuno ha paura di sognare, anzi di sperare. Non ci sono scaramanzie, non c’è incredulità, elementi abituali quando una squadra assolutamente inattesa si trova in una posizione del genere. Di solito c’è chi non ci crede e c’è chi non vuole crederci. E c’è chi ha timore anche solo a dire la parola magica: magari si rompe l’incantesimo. Stavolta non è così. Forse è maturità.
O forse è consapevolezza: perché la squadra di Inzaghi dovrebbe avere meno possibilità di Juve e Inter se viene da 19 risultati utili consecutivi (con 15 vittorie), gioca meglio delle avversarie, non ha le coppe, non ha grandi infortunati? Anche all’interno dello spogliatoio ormai si parla liberamente di scudetto, senza che nessuno guardi storto chi osa nominarlo. Anzi, c’è addirittura chi lo grida. È successo alla festa per i trent’anni di Immobile, giovedì sera, a Palazzo Brancaccio. Ciro, microfono alla mano, ha chiesto a Caicedo quale sia l’obiettivo della Lazio in questa stagione, i compagni hanno anticipato la risposta con un coro di attesa, l’ecuadoriano ha urlato: «Lo scudetto». E tutti sono esplosi in un boato, condividendo evidentemente il proclama dell’attaccante e facendolo proprio.
Lo stesso presidente Claudio Lotito, intervenuto ieri a una festa per i 122 anni dalla nascita di Enzo Ferrari, non si nasconde più: «La Lazio è una Ferrari, lo ribadisco oggi dopo averlo detto diverso tempo fa. In tutti i modi proveremo a vincere lo scudetto».
Del resto ormai, con la Champions in tasca (la Roma, quinta in classifica, è staccata di 17 punti) e con la Juve a portata di mano, è evidente che la Lazio non possa che avere nel mirino il titolo. L’entusiasmo è dilagante, tutto il mondo della Lazio ne è pervaso. E i tifosi si sono lasciati coinvolgere in modo totale, non solo emotivamente ma anche sul piano della partecipazione. Un primo esempio c’è stato in occasione della sfida contro l’Inter.
Anche per la gara di domani a Genova ci sarà una migrazione di massa. I 2039 biglietti messi a disposizione dal club ligure per il settore ospiti sono andati esauriti in un’ora, poi i biancocelesti hanno cominciato ad acquistare tagliandi di altri settori, in particolare di Gradinata Sud, nella quale saranno presenti anche i genoani. La vicinanza tra le due tifoserie ha creato un po’ di allarme, ma ieri si è deciso che le tifoserie avranno accessi separati per questo settore. È difficile fare calcoli, ma si può ipotizzare che a Marassi ci saranno 4-5 mila biancocelesti.