Villa Lazzaroni, bimbo in ospedale
Villa Lazzaroni, la mamma: «Quattro giorni al Bambino Gesù con le bolle»
«Quattro giorni al Bambino Gesù con febbre altissima». È accaduto a un bimbo di due anni caduto sulla processionaria a Villa Lazzaroni. A denunciare l’incidente è la mamma, Elena Caioni. Sabato residenti e volontari hanno pulito il parco all’Appio Latino.
«Quattro giorni al Bambino Gesù con febbre altissima e analisi tutti i giorni». A denunciare «l’impatto» del figlio con la processionaria a Villa Lazzaroni è stata la mamma, Elena Caioni. «Mio figlio di 2 anni pieno di bolle su tutto il corpo... Ci è caduto sopra giocando con la palla».
L’allarme per pruriti e dermatiti provocati dagli insetti, scesi prima del tempo dai nidi sulle cime dei pini a causa del caldo imprevisto di febbraio, è giunto anche da decine di altri residenti del quartiere Appio Latino. Sono migliaia le persone che frequentano Villa Lazzaroni, un parco di circa novemila metri quadrati vicino all’Alberone che ha all’interno una scuola materna e una elementare oltre agli uffici del VII Municipio nello stabile ottocentesco.
«I proprietari dei cani raccontano di irritazioni della mucosa che provocano anche cancrena — riferisce Laura Anastasi dell’associazione Insieme per Villa Lazzaroni —. Gli animali sono a rischio perché con il muso sollevano mucchi di foglie». Sabato scorso una trentina di volontari dell’associazione, insieme ai residenti e Retake, hanno effettuato le pulizie dell’area verde con scope e ramazze, guanti e mascherine. «Abbiamo evitato il contatto con le processionarie che sono presenti a decine».
Lunghi e silenziosi i lepidotteri hanno peli sottili e fortemente urticanti che, se si insinuano nella pelle, provocano eritemi pruriginosi. E se arrivano in gola possono anche causare soffocamento. Dal 2013 sono considerati un rischio per la salute e un decreto ministeriale dispone le disinfestazioni stagionali per prevenire il contatto con le persone. Dal dipartimento Ambiente del Campidoglio però le bonifiche non sono partite e gli insetti — che assomigliano a vermi sottili, lunghi e pelosi (si chiamano processionarie perché ricordano le file dirette a un santuario) — con il caldo di febbraio hanno anticipato l’uscita dai nidi che avviene di solito a maggio.