Corriere della Sera (Roma)

Dal rap al calcio, Junior Cally debutta tra i fan

- Valeria Costantini

«Abbiamo portato tanta gente allo stadio e sono felice per la mia città». Tra fumogeni e cori in versi rap, un boato ha accolto Antonio Signore, in arte Junior Cally, sul campo della Fiumicino Calcio 1926. Reduce dal Festival di Sanremo, il cantante cresciuto a Focene - ieri ha esordito con la maglia numero 18 nella squadra locale. Pochi minuti giocati nel finale per il 29enne artista, sufficient­i però a richiamare al Desideri circa 400 supporter, con i più giovani pronti a mettersi in fila per avere una foto con il loro idolo. Sfida vinta per Junior Cally, ovvero quella di sostenere una realtà storica del territorio, anche se l’entusiasmo del rapper non è bastato per la vittoria: pareggio (0-0) con il Tolfa che ha tolto per ora il primato al Fiumicino nella classifica del girone A del campionato di Promozione. «Parte dell’incasso andrà a un’associazio­ne che lotta contro la violenza sulle donne - ha ribadito Antonio al termine della gara - un modo anche per rispondere alle polemiche contro di me. Ma chi mi conosce sa già chi sono». La bufera che l’ha travolto a Sanremo riguardava infatti il testo di alcune sue canzoni, con parole molto violente e sessiste nei confronti delle donne. «Chi vuole l’omologazio­ne dal rap non ha capito nulla, come dice la mia canzone ripeto “no grazie” alla dittatura del politicame­nte corretto», ha risposto alle critiche il cantante, contento dell’accoglienz­a affettuosa che gli hanno riservato anche i compagni di squadra. Sugli spalti, dove più volte hanno risuonato i brani dell’artista, c’era anche la mamma Flora, la sua prima tifosa, «che per fortuna non ha urlato troppo - ha scherzato Antonio - Ormai è immersa nel rap da anni, solo che ascolta più altri rapper che me». Il futuro per il 29enne resta comunque la musica, due concerti in vista tra Roma e Milano. E per i giovani che lo seguono, lui ragazzo di periferia arrivato a Sanremo, ha un solo messaggio: «Non fatevi abbattere dai pregiudizi, chi critica il tuo sogno è perché non riesce a crearne uno proprio. Tutto è possibile».

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(Benvegnù) L’esordio di Junior Cally

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