Cataldi: «Sognare non fa male»
Prodezza La rivincita del mediano: «Mi sto abbonando al terzo gol»
Da quel 15 aprile del 2017 non sono trascorsi neanche tre anni, eppure sembrano passati secoli. Danilo Cataldi giocava nel Genoa ed esultò al gol di Pandev che riportò in vantaggio i rossoblù prima del definitivo 2-2 di Luis Alberto. I tifosi della Lazio non la presero bene, riservandogli un comunicato durissimo: «Pandev ci disprezza da anni. Riteniamo che sia un insulto alla Lazio e ai suoi tifosi, da una persona, come te, che si è sempre dichiarata laziale. Ti auguriamo una lunga permanenza a Genova perché ora, nella Lazio, per uno come te
Adam Marusic, 27 anni, autore del primo gol laziale, festeggiato da Jony (28) non c’è più posto». Tre anni dopo, il posto per Cataldi in questa Lazio, c’è eccome. Merito di Inzaghi che ha saputo valorizzarlo ma merito soprattutto suo, e dei suoi calci di punizione: magico, quello che chiuse i conti in Supercoppa contro la Juve, ma non è stato l’ultimo della stagione. Ieri lo ha rifatto.
«Mi capita sempre di segnare la terza rete, non sono un goleador e non voglio nemmeno esserlo. Fa piacere, ma penso alla squadra. Stiamo facendo cose straordinarie e vogliamo continuare. Sognare non fa mai male, è bello così: pensiamo però garar per gara, ne mancano 13, vediamo tra un mese dove staremo».
L’ha chiusa Cataldi (anche se il rigore di Criscito ha tenuto Inzaghi col fiato sospeso), l’aveva aperta Adam Marusic, confermato quinto di destra, ma che Inzaghi sta impiegando a sinistra. Una rivincita anche per il montenegrino: «Fisicamente mi sento molto meglio - dice - Giochiamo tutti insieme, con grande motivazione e voglia. Continuiamo così, poi vedremo cosa succede».
Danilo Cataldi, 25 anni, autore su calcio di punizione della terza rete della Lazio ieri a Marassi contro il Genoa