Luca Ronconi, omaggio al regista in un docu-film
Teatro Argentina Stasera la proiezione del documentario sulla vita e l’opera del grande regista, di Gianfranco Capitta e Simone Marcelli
Quando il 24 febbraio del 2015 si celebrò il definitivo addio a Luca Ronconi, scomparso tre giorni prima, nella piccola parrocchia di Civitella Benazzone (frazione di Perugia), la nutrita e non prevista presenza di una folla di attori, registi e vari protagonisti appartenenti al mondo dello spettacolo, forse preoccupò il parroco, don Roberto Biagini, che celebrava le esequie. Tanto che, al momento dell’eucarestia, se ne uscì con una frase che creò un imbarazzo generale: «Chi non è battezzato o non è cristiano, non può fare la comunione». E non mancò la battuta di uno dei personaggi presenti, che commentò sarcastico: «Probabilmente il parroco pensa ancora a quando noi teatranti, un tempo, venivamo sepolti in luoghi sconsacrati!».
A cinque anni dalla morte del grande regista, il Teatro di Roma rende omaggio al maestro di tante generazioni di attori, e non solo, con la proiezione del docufilm In viaggio con Luca di Gianfranco Capitta e Simone Marcelli, che ne firma anche la regia. Una serata-evento che si svolgerà questa sera alle ore 20,30 al Teatro Argentina, palcoscenico che Ronconi diresse dal 1994 al 1998 e dove rappresentò alcuni dei suoi capolavori, fra i quali Quer pasticciaccio brutto de via Merulana tratto dal celebre romanzo di Carlo Emilio Gadda.
Un lungo percorso di memoria dove si racconta, con l’arricchimento di immagini anche inedite, la storia di uno degli artisti del teatro più importanti a livello nazionale e internazionale. E naturalmente sono presenti le testimonianze di coloro che sono stati suoi allievi e/o interpreti dei suoi spettacoli: da Massimo Popolizio, a Massimo De Francovich e Fabrizio Gifuni, protagonisti della sua ultima regia, nel 2015, Lehman Trilogy di Stefano Massini; a Franca Nuti e Ottavia Piccolo, ma anche Umberto Orsini, Anna Bonaiuto, Pierfrancesco Favino.
Il suo penultimo spettacolo, invece, fu Danza macabra di August Strindberg, presentato al Festival di Spoleto nel 2014, di cui erano protagonisti Giorgio Ferrara e Adriana Asti. E l’attrice ricordava il suo amico Luca con un episodio divertente: «Ci conoscevamo da ragazzi e abbiamo lavorato insieme tante volte. Una volta dovevamo interpretare un testo di un autore contemporaneo italiano, dove impersonavamo due amanti a letto. Io in camicia da notte, Luca in pigiama. Mentre recitavamo, avvertimmo qualcosa di morbido che ci sfiorava la faccia: era il sipario che calava su di noi. Il testo era noiosissimo, il pubblico se ne stava andando e il direttore di scena aveva deciso di chiudere la scena senza avvertirci».
Il docufilm In viaggio con
Luca è stato prodotto grazie a un contributo finanziario della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli. E il Teatro di Roma prevede inoltre un ulteriore omaggio dedicato alla figura del regista, in apertura della stagione teatrale 202021.