Suppletive, vince Gualtieri Affluenza bassa (17,6% )
Votanti sopra alla media a Trastevere e Prati
Vittoria netta del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e del centrosinistra alle elezioni suppletive nel collegio uninominale 1 per eleggere il sostituto dell’ex premier Paolo Gentiloni, ora commissario Ue agli Affari economici. Battuto il candidato del centrodestra Maurizio Leo. Affluenza ai minimi (il 17,66% degli oltre 180 mila aventi diritto), partecipazione più alta a Trastevere e Prati. Ai seggi scrutatori con guanti e disinfettanti per l’allarme coronavirus.
Le elezioni suppletive sorridono a Roberto Gualtieri. Una vittoria netta per il candidato del centrosinistra, nonché ministro dell’Economia, che prenderà il posto di Paolo Gentiloni, ex premier e ora commissario europeo per l’Economia. Elettori alle urne sopra la media a Trastevere e Prati, in un quadro di affluenza ai minimi (alla fine ha votato il 17,66% degli aventi diritto) nel collegio Roma 1. Il dato più basso è a Ponte Milvio. Sconfitto il rappresentante del centrodestra Maurizio Leo, male la candidata Cinquestelle, Rossella Rendina.
«Sono soddisfatto, questo risultato rafforza il governo e premia la coalizione di centrosinistra», esulta il vincitore della tornata, che riceve i complimenti del segretario dem Nicola Zingaretti: «Bravo Roberto, un’altra vittoria, con grande scarto. L’alleanza funziona, da un po’ si è tornati a vincere. Grazie a tutte e a tutti coloro che ci hanno creduto e che hanno combattuto in una situazione difficile. E non finisce qui!», scrive su Facebook. Per il segretario Pd del Lazio Bruno Astorre è «il rilancio della Capitale vede il centrosinistra compatto e pronto a costruire con i romani un grande progetto di rinascita». E Andrea Casu, segretario Pd Roma, auspica: «Ripartiamo da qui, per dare tutti insieme a Roma il futuro che merita». Il senatore di Forza Italia Francesco Giro si sofferma invece sul tonfo grillino: «In due anni il M5S nel collegio prestigioso del centro storico di Roma passa dal 16 a 4 per cento. Quadrimezza i suoi voti . È disfatta Raggi. Un avviso di sfratto per la sindaca».
A scandire la domenica di voto e pioggia - la quarta di stop alle auto - è stata la paura per il coronavirus.Sul tavolo degli scrutatori un flacone grande di sapone liquido azzurro, portato da casa. A Testaccio, nell’istituto tecnico Edmondo De Amicis, all’ora di pranzo, pochi i romani ai seggi. «Peggio del solito», ha raccontato uno scrutatore. Sui banchi le scatole con guanti usa e getta. L’ex-premier Enrico Letta ha votato presto: «Ero solo al seggio». Alle 12 solo il 5% alle urne. Meglio nella scuola Franchetti a San Saba: «Oltre il 10% degli iscritti», secondo i presidenti di seggio. Un grande cartello nella materna Bonghi a Colle Oppio ricordava che prima di votare ci sono regole igieniche da rispettare, decise dal ministero della Salute e dalla Regione. Nel pomeriggio l’affluenza è cresciuta ma in tanti non erano informati. «Il mio seggio era a largo Agnesi - racconta Paola Mosca del rione Monti -, ma non sapevo che si votasse domenica».