Capannelle, tutti a casa gli allievi pompieri In quarantena quattro amici del contagiato
Tutti a casa, il corso per diventare vigile del fuoco per ora prosegue da casa, con le dispense da consultare al computer. È questa la decisione presa ieri sera dal Comando generale dei pompieri, dopo che i medici dello Spallanzani si sono recati ieri mattina nelle Scuole centrali antincendi di Capannelle per effettuare un sopralluogo ed esaminare la situazione dopo che uno dei 650 allievi dell’87° corso è stato trovato positivo al suo ritorno a casa, vicino Narni, in Umbria.
Altri quattro aspiranti vigili del fuoco, che hanno avuto contatti con lui, sono stati invece messi in quarantena in una delle palazzine dell’immenso complesso di via Appia, l’unica scuola italiana di addestramento per vigili del fuoco, dove invece da oggi potranno tornare i pompieri in servizio effettivo, insieme con gli istruttori e il personale amministrativo.
Le misure sono state decise in collaborazione con l’Osservatorio permanente per l’emergenza Covid-19 istituito proprio dal Corpo nazionale, che ha anche disposto il ritorno a casa dei 152 allievi presenti fino a ieri a Capannelle - tutti residenti nelle regioni interessate dall’epidemia - e che i restanti 500 circa tuttora nelle loro abitazioni in altre regioni rimangano dove sono. Fino a lunedì. Oggi per i primi scatteranno delle visite mediche con personale dello Spallanzani al termine
delle quali saranno tutti liberi, sempre nel caso non emergano situazioni sospette, di partire. Il permesso è fino a venerdì prossimo, anche se poi il rientro alle Capannelle per tutti è previsto, appunto, per il 9. Questo perché il periodo di sorveglianza attiva è stato calcolato a partire dal 21 febbraio scorso, ovvero dall’ultimo giorno trascorso in caserma dall’allievo che poi si è scoperto contagiato solo il 28. I corsi di formazione, compreso l’88°, sono stati rimodulati dal Comando, favorendo appunto la parte teorica rispetto a quella pratica che, tutti si augurano, potrebbe riprendere proprio fra una settimana. Proprio ieri i sindacati Cisl e Uil, che nei giorni scorsi con Cgil e Confsal avevano criticato le misure adottate dai vertici delle Scuole e anche dal Comando generale dopo la scoperta del caso positivo, avevano scritto ancora una volta anche al comandante generale Fabio Dattilo, chiedendo «l’immediata astensione dal servizio di tutti i lavoratori e le lavoratrici delle due Direzioni centrali, e lo screening sanitario di tutto il personale, compresi gli allievi» e che il personale al quale non sarà possibile effettuare il tampone faringeo, perché senza sintomi, «possa tornare nelle proprie abitazioni dove terminare il previsto periodo precauzionale». Cosa che poi è accaduta con il comandante Dattilo che ha ringraziato il personale delle Capannelle «per la compostezza con cui stanno affrontando la situazione che potrà essere superata limitando le conseguenze con il contributo e la collaborazione di tutti».