Luis Alberto ammalia: il primo della classe inquadra lo scudetto
Luis Alberto fa innamorare. Per quel suo modo di stare in campo, caracollante, quasi fosse disinteressato alla partita, e poi improvvisamente devastante, incontenibile. Per la capacità di essere tutt’uno con il pallone, quasi lo avesse incollato al piede, grazie a movimenti sempre armonici. Per l’inventiva, la fantasia, il genio, qualità che sfrutta per mettere i compagni davanti alla porta, non a caso contro il Bologna – quando ha offerto a Correa la palla del raddoppio – ha raggiunto i 13 assist in campionato, un numero impressionante. Per i gol che segna, non tantissimi però preziosi, e proprio sabato è arrivato il quarto del suo torneo, e a questi va aggiunta la rete in Supercoppa contro la Juve.
Ha conquistato tutti, lo spagnolo, e non solo i laziali che se ne riempiono gli occhi ora che ha contribuito in misura decisiva a spingere i biancocelesti al primo posto in classifica a distanza di vent’anni. Ancelotti, per esempio, lo vedrebbe benissimo nell’Everton del futuro, e anche Sarri quando cerca nel suo ricchissimo organico un trequartista da Juventus senza trovarlo, allora pensa che l’ideale sarebbe proprio lui, il Mago.
Luis Alberto piace a tutti, ma a lui piace la Lazio. Ci sono stati momenti difficili in questo rapporto d’amore, il fantasista l’estate scorsa ha un po’ giocato a provocare Lotito, il quale ha risposto con la durezza che – in certi momenti – gli appartiene. Flirtava con il Siviglia, passione di una vita, mentre trascorreva le sue agitate vacanze in Spagna.
Invece adesso Luis Alberto e Lotito sono convinti di andare avanti assieme e, se non arriverà un’offerta irrinunciabile per entrambi, il Mago si tufferà nella prossima Champions League assieme alla Lazio, magari con lo scudetto sul petto.
Da tempo discute il rinnovo di contratto, quello attuale (firmato giusto due anni fa, a febbraio del 2018) scade nel 2022 e dal punto di vista economico non è così soddisfacente alla luce della strepitosa stagione: guadagna 1,8 milioni più bonus. Il prossimo arriverà al 2024 e prevede uno stipendio quasi raddoppiato: 3 milioni più bonus che potrebbero portare la cifra oltre i 3 e milioni e mezzo, come Immobile e Milinkovic-Savic, i biancocelesti meglio retribuiti.
Del resto la strategia di Lotito nella gestione dei rapporti con i campioni è cambiata. Dopo avere sofferto i casi Pandev e Keita, Biglia e De Vrij, il presidente ha deciso di non portare nessun grande giocatore vicino alla scadenza. Contro il Bologna, Luis Alberto ha segnato il gol che ha indirizzato la partita mentre era claudicante, e non appena la palla è finita in rete ha mostrato un’inquietante smorfia di dolore. Inzaghi temeva un infortunio serio, invece il Mago ha giocato fino al 60’.
Nelle prossime ore si capirà se potrà recuperare per la partita di sabato a Bergamo (sempre che si giochi). L’assenza di uno tra i giocatori migliori del campionato sarebbe un bel problema.
Lo spagnolo rinnoverà fino al 2024 e prenderà oltre 3 milioni, come Immobile e Milinkovic