Lazio, i «vantaggi» del rinvio contro l’Atalanta
Luis Alberto, Acerbi e Marusic saranno recuperati
di Stefano Agresti
Il giorno è oggi, la strada sembra tracciata, è attesa l’ufficialità: il calendario della serie A cambia, Atalanta-Lazio (a meno di sorprese clamorose) non si gioca sabato prossimo. Se la Lega calcio confermerà le indicazioni arrivate a tutte le società nella mattinata di ieri, dopo un burrascoso consiglio terminato nella tarda serata di lunedì, la partita di Bergamo si disputerà con otto giorni di ritardo, domenica 15 (c’è già anche l’orario di inizio, le 3 del pomeriggio). E nel prossimo fine settimana i biancocelesti – così come tutte le squadre che hanno regolarmente giocato sabato e domenica scorsi – riposeranno.
In questo cambiamento c’è, per la Lazio, uno svantaggio evidente e riguarda la condizione dell’avversario: se si fosse giocato sabato l’Atalanta avrebbe avuto la testa (e probabilmente anche qualche titolare) rivolta verso la gara contro il Valencia di martedì, che deciderà la qualificazione ai quarti di finale di Champions League; in questo modo, invece, i bergamaschi non avranno distrazioni di alcun genere. E potranno mettere in campo tutto il veleno procurato dallo scontro politico con la Lazio, alla quale avevano domandato di anticipare a venerdì l’incontro: richiesta respinta in modo secco da Lotito.
Ma Inzaghi avrà comunque un tempo maggiore, addirittura otto giorni in più, per recuperare i suoi infortunati e questo è particolarmente significativo, perché gli indisponibili sabato avrebbero potuto essere molti: Acerbi, Marusic, forse anche Luis Alberto uscito dolorante per un risentimento all’inguine nella partita con il Bologna. Domenica 15 è probabile che l’organico sia al completo, a parte ovviamente Lulic il cui rientro dovrebbe avvenire nella migliore delle ipotesi tra la fine di marzo e l’inizio di aprile.
Il presidente Claudio Lotito non ha condiviso il rinvio delle partite che si sarebbero dovute giocare a porte chiuse, perché così il calendario si è intasato e perché la Juventus (prima inseguitrice della Lazio) senza tifosi sarebbe stata più vulnerabile da parte dell’Inter.
Incassata questa decisione, che ha preso come un tradimento di Dal Pino (presidente di Lega eletto grazie ai suoi buoni uffici), il proprietario del club biancoceleste ha spinto affinché le giornate slittassero e non ci si limitasse a spostare il turno di campionato previsto per sabato e domenica prossimi a mercoledì 13 maggio.
Il motivo? Non voleva affrontare la trasferta di Bergamo a metà settimana, schiacciata tra due incontri. L’impegno con l’Atalanta, del resto, è considerato dalla Lazio il più difficile rimasto in campionato assieme alla sfida di Torino contro la Juventus. E quest’ultima battaglia, a quanto pare, Lotito l’ha vinta.