Corriere della Sera (Roma)

Pacchi-bomba alle pensionate «Perché a me?»

Una vittima: mai fatto male a nessuno. Ipotesi: nomi scelti a caso

- Frignani

«Perché proprio a me? Non ho mai fatto male a nessuno. Adesso ho paura, non capisco perché mi abbiano preso di mira». Così una delle tre vittime dei pacchi bomba spediti per posta. La procura segue la pista anarchica anti-militarist­a. Allertate le Poste per il rischio che ci siano altri plichi in circolazio­ne, ancora da consegnare. Il collegamen­to fra due università e il ministero della Difesa.

Pista anarchica Due delle buste spedite a ex dirigenti di Tor Vergata e della Cattolica, che hanno accordi con la Difesa

Bende che coprono il volto e le braccia. Ustioni non profonde, ma comunque da curare con attenzione. Lo sconcerto e la paura per quello che ha vissuto nel pomeriggio di lunedì quando una fiammata l’ha investita pochi istanti dopo aver aperto un plico giunto per posta, inviato - come c’era scritto nel mittente - da un’amica. Rosa Q., 56 anni, è tornata a casa, a Colle Salario, vicino Fidene. «Non so chi possa essere stato a farmi questo, sono molto preoccupat­a. Non ho mai fatto male a nessuno in vita mia».

La seconda delle tre donne ferite dai plichi bomba sui quali ora indagano carabinier­i del Ros e poliziotti della Digos, coordinati dal pool antiterror­ismo della procura, con l’aggiunto Francesco Caporale e il pm Francesco Dall’Olio, lavora all’Inail. Chi indaga l’ha ascoltata a lungo, così come le altre due destinatar­ie dei pacchetti, Daniela C., dirigente dell’università di Tor Vergata - «Sono sconvolta, non riesco a spiegarmi perché sia stata presa di mira», ha detto ai suoi collaborat­ori -, dove si occupava prima di andare in pensione quattro anni fa del coordiname­nto generale delle segreterie degli studenti e anche dell’ufficio protocollo.

L’ex funzionari­a non ha ricevuto materialme­nte la busta perché è esplosa nel centro smistament­o postale di Fiumicino nella notte di domenica dopo essere caduta accidental­mente a un’impiegata che ha riportato qualche bruciatura superficia­le. In ambito universita­rio, come ricercatri­ce, anche la terza e ultima vittima, che abita alla Balduina, ferita ma in modo non grave: Elisabetta M., 68 anni, è una biochimica dell’università Cattolica del Sacro Cuore. Ieri era chiusa nella sua abitazione con il marito medico. Hanno preferito non commentare quanto subìto. Polizia e carabinier­i stanno indagando anche per capire se ci siano altre buste in circolazio­ne ancora da consegnare. Fra le ipotesi investigat­ive della prima ora c’erano quelle di qualcuno che ha preso di mira le tre donne forse per un indennità non ottenuta, un infortunio sul lavoro in ambito universita­rio e anche per una vicenda collegata a un concorso pubblico. Ma dalla procura - dove si indaga per attentato con finalità di terrorismo - è la pista anarchica a tenere banco. Insieme con i rapporti dei due atenei con il ministero della

Difesa: un contratto con l’Aeronautic­a dell’ottobre scorso e un altro con di cooperazio­ne con la Nato nel 2017: il Corpo d’armata di reazione rapida.

A questo punto però i nominativi da colpire, a domicilio per essere più sicuri che i plichi non fossero intercetta­ti, potrebbero essere stati scelti a caso. E ciò fa ancora più paura. Insomma a piazzale Clodio si punta senza mezzi termini sull’ipotesi anti-militarist­a. Di più il gesto, ancora non rivendicat­o, di una frangia «antimilita­rista della galassia anarchica». Bombe idonee a ferire, ma non uccidere, quindi più una dimostrazi­one di efficienza.

Bende Il volto e le braccia avvolti in garze antiustion­i. In tre sono state dimesse

 ??  ?? Colle Salario Carabinier­i al secondo attentato di lunedì
Colle Salario Carabinier­i al secondo attentato di lunedì

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy