Addio a Joseph Varon Sopravvisse alla Shoah e disse: «Ragazzi, studiate»
È morto ieri a Roma, dove viveva, Joseph Varon, uno degli ultimi sopravvissuti alla Shoah. Aveva 94 anni. Nel 2017 incontrò il capo dello Stato, Sergio Mattarella al Quirinale, alla cerimonia del Giorno della memoria, dove lanciò il suo monito: «Ai giovani dico di leggere molto, di studiare e di ponderare le conseguenze nefaste che possono scaturire da una politica nefasta».
Varon nacque a Rodi, dove venne prima cacciato dalla scuola statale con le leggi razziali del ’38, e poi deportato con tutta la famiglia dai nazisti nel luglio del ’44. Assieme ai concittadini affrontò un viaggio disumano in una nave merci per arrivare prima ad Atene, per poi essere trasportato ad Auschwitz-Birkenau. Qui venne separato dalla madre e le sorelle e messo ai lavori forzati assieme al fratello e al padre, poi ucciso nelle camere a gas. In seguito, Varon venne trasferito a Mauthausen. Liberato dagli americani nel ’45, e ricoverato a Bolzano,
Joseph Varon deportato ad Auschwitz in una foto del 2003, nella quale è ritratto con l’immagine della sua famiglia ritrovò il fratello e lo zio.
La notizia della sua morte è stata data dalla Comunità ebraica di Roma: «Se ne va un altro pezzo importante della nostra Memoria. Ci stiamo abituando all’idea che i sopravvissuti scompaiano senza però la certezza di riuscire a raccontare la Shoah senza la loro straordinaria forza – scrive la presidente Ruth Dureghello - Joseph Varon era diventato parte della Comunità Ebraica di Roma che oggi ne piange la scomparsa». «Con la scomparsa di Joseph Varon – afferma Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane– ci lascia uno degli ultimissimi Testimoni della Shoah ancora in vita. Una perdita grave per i suoi cari e per tutti noi che lo abbiamo conosciuto e per chi ha avuto il privilegio di ascoltare le sue parole di sofferta e straziante memoria. Un punto di riferimento, in questi tempi bui, per contrastare l’antisemitismo e il negazionismo dilaganti».