Fiumicino, persi 300 mila viaggiatori in un mese
Trecentomila passeggeri in meno in un mese. Calo senza precedenti per l’aeroporto più importante del Paese, il Leonardo da Vinci. Una crisi di traffico -provocata dall’emergenza coronavirus che nel mese di febbraio ha portato per Fiumicino a una diminuzione dell’11% dei viaggiatori, diecimila «spariti» ogni giorno. Sulla cifra di questa perdita incide anche l’assenza dei turisti cinesi, 50mila: il network delle 7 compagnie asiatiche che operano qui, solo nel 2019 aveva trasportato in Italia quasi un milione di passeggeri. Numeri in netto contrasto con i flussi in costante crescita registrati per l’hub della Capitale negli ultimi anni. Solo l’eruzione del vulcano islandese, nell’aprile 2010, aveva fatto danni simili, ma con ripercussioni temporali più brevi. La «macchinaFiumicino» però è stata la prima a reagire al caos della nuova influenza, enormi gli sforzi per mantenere la migliore operatività e tutelare la salute pubblica. «Un lavoro ciclopico di prevenzione iniziato a gennaio, con la valutazione di ogni possibile scenario per contenere i rischi», conferma Ivan Bassato, direttore Airport management di Adr. In vent’anni sul campo ha vissuto crisi mondiali, dagli attentati dell’11 settembre alla Sars, «ma non ho mai visto una tale quantità di impegno e attenzione dedicate a questa crisi» commenta lodando la taskforce creata con ministero della Salute, Protezione civile, forze dell’ordine. I dati di Fiumicino e Ciampino rendono evidente questo onere: 1 milione di passeggeri a cui è stata misurata la temperatura grazie ai 33 termoscanner, fin dal 4 febbraio, la più grande operazione di scanning in Europa. Tanto che l’altro giorno la polizia tedesca è arrivata a Roma per studiare il «modello Adr»: le ultime camere termiche arrivate a Fiumicino misurano fino a 16 passeggeri insieme. Oltre 120 distributori di gel disinfettanti, in campo 500 operatori tra Protezione civile e Croce rossa con 100 addetti Adr. «Abbiamo strutture sanitarie d’eccellenza, il sistema ha fatto fronte a una situazione unica e senza disagi per utenza e operatività, grazie alla collaborazione di tutti gli enti - sottolinea Bassato L’importante era garantire la salute...».
La stima Una diminuzione dell’11% dei viaggiatori, diecimila «spariti» ogni giorno