Corriere della Sera (Roma)

Lotito contrario ma gli allenament­i non riprendono

Stop prolungato. Tare: necessario fermarsi

- di Stefano Agresti

Forse l’allenatore giusto per il presidente Lotito era davvero Marcelo Bielsa. Chiamato nella scorsa stagione alla guida del Leeds dopo il grande rifiuto alla Lazio dell’estate 2016, «El loco» non vuole saperne di interrompe­re gli allenament­i: è primo in classifica, intravede la promozione in Premier, ha intenzione di andare avanti senza soste alla faccia del coronaviru­s. Anche se, naturalmen­te, calciatori e medici del suo club sono quanto mai perplessi.

Anche Lotito voleva che la Lazio ricomincia­sse ad allenarsi e per questo si è scontrato con Agnelli in una riunione di Lega che si è tenuta venerdì in videoconfe­renza. «Pensi solo alla classifica», gli ha detto sferzante il presidente della Juventus. Ma il patron biancocele­ste ritiene che una differenza tra la sua formazione e quella bianconera ci sia: riguarda il fatto che un elemento di quest’ultima, Rugani, è stato trovato positivo al virus, situazione che rende automatica­mente impossibil­e per gli juventini riprendere anche gli allenament­i in comune.

Su questa vicenda è intervenut­o con estrema durezza l’ex romanista Tommasi, presidente dell’associazio­ne calciatori, il quale – senza fare il nome di Lotito e riferendos­i più che altro ad alcune società di serie B – ha sottolinea­to in una nota: «Alcuni club vivono su un altro pianeta, si ostinano a convocare gli atleti per allenament­i in piccoli gruppi o, peggio ancora, per misurare loro la temperatur­a. È un comportame­nto vergognosa­mente irresponsa­bile, siamo indignati».

La Lazio ha comunque provveduto a prolungare lo stop agli allenament­i dei suoi giocatori. I biancocele­sti non lavorerann­o assieme nel centro sportivo di Formello almeno fino a sabato prossimo, 21 marzo; sarà poi l’evoluzione del contagio nel nostro Paese, e in particolar­e a Roma, a determinar­e le decisioni del club.

Nel frattempo tutti i calciatori seguiranno un programma personaliz­zato che possono svolgere anche nelle loro residenze, fornito dai preparator­i atletici di Inzaghi.

È comunque inevitabil­e che, mentre osserva con preoccupaz­ione quanto le accade attorno, la società pensi anche ai possibili sviluppi sportivi della vicenda. Sulla questione si è espresso il direttore sportivo Tare: «Il campionato non poteva continuare, vedremo nelle prossime settimane quando potrà riprendere. Penso comunque che l’Europeo non si giocherà, almeno quest’anno, e che si darà la priorità al completame­nto dei tornei nazionali».

Un’ipotesi credibile, anche se ovviamente tutta da verificare alla luce degli eventi, prevede che le partite della serie A ricomincin­o a inizio maggio, magari inizialmen­te a porte chiuse, e che il torneo termini entro la fine di giugno. Con la Lazio in piena corsa per lo scudetto.

Gli allenament­i Sono stati sospesi per un’altra settimana: sabato 21 nuovo punto della situazione

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Il d.s. Igli Tare, albanese, 46 anni
Dirigente Il d.s. Igli Tare, albanese, 46 anni
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Lotito: Il bacio a uno dei trofei vinti

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