Sciacalli delle mascherine, le nascondono al pubblico per venderle al quintuplo
Fuori dalla farmacia di Guidonia Montecelio aveva apposto un cartello con la scritta «mascherine esaurite» ma nel retrobottega ne aveva 228 che vendeva sottobanco a 35 euro l’una, 5 volte in più rispetto al prezzo di mercato. Per questo il farmacista e tre commessi sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza di Tivoli per aver speculato sul prodotto che è stato consegnato ai volontari della Protezione civile. Ma i finanzieri hanno anche scoperto due depositi di mascherine non conformi al Portuense e alla Romanina, pubblicizzate e vendute al pubblico. I due titolari sono stati denunciati anche per frode in commercio: nel primo caso 480 dispositivi di protezione erano stati prodotti in loco pronti per la distribuzione e la vendita. Nel secondo ne sono stati intercettati altri 300. Manovre speculative su merci è sempre l’accusa contestata dalla polizia a un altro farmacista in centro, zona via Nazionale, che con un collega vendeva gel disinfettante con un ricarico dell’800% rispetto a quanto lui stesso lo aveva pagato dal fornitore all’ingrosso. Oltre al gel, per sfruttare il momento di pericolo e la paura della gente il ricarico era stato applicato anche ai guanti in lattice. Per avere un’idea del prezzo, la polizia ha accertato che a fronte di un costo di 3,58 euro, in quella farmacia venivano fatte pagare 33 euro l’una, mentre un pacchetto da 100 guanti costava quasi 15 euro invece di poco meno di tre. Altra denuncia per tre persone a Santa Marinella sempre per una vicenda di ricarico abusivo sulle mascherine: i carabinieri hanno scoperto che in un esercizio commerciale fuori dalla cittadina balneare veniva praticato un prezzo del 400% superiore a quello normale. Lotta a chi specula anche alla Borghesiana. I vigili hanno chiuso un negozio di alimentari che vendeva prodotti scaduti a dicembre ai clienti che stavano ordinatamente in fila sul marciapiede. Denunciati i titolari. Infine i carabinieri hanno arrestato due spacciatori di droga all’Eur, accusati anche di essere usciti di casa senza permesso e senza motivo.