Burioni: «C’è troppa gente in giro»
Il virologo twitta una foto dell’isola Tiberina, Raggi manda i vigili Sospeso il mercato di Porta Portese, solo qualche ciclista nelle strade
Una domenica che non dimenticheremo. E non solo per il tempo sfavillante. «C’è ancora troppa gente in giro». Lo sostiene il virologo Roberto Burioni, che twitta una foto dell’isola Tiberina affollata. «A Roma non hanno ancora capito bene la situazione», commenta il professore. Virginia Raggi lo ringrazia e manda immediatamente due pattuglie dei vigili urbani a controllare. «Grazie, abbiamo intensificato i controlli, ma serve la collaborazione di tutti, stiamo a casa per evitare il contagio. Usciamo solo se è realmente necessario», dice la sindaca. Ma nelle stesse ore nel parco Talenti bimbi giocano con altri bimbi, incuranti delle distanze di sicurezza. I genitori non li fermano.
Porta Portese, uno dei simboli della domenica romana, sembra la sintesi di giornata. Il mercato non c’è. Da molto presto pattuglie dei vigili urbani lo presidiano e lo controllano. Nessuno ha osato aprire banchi vendita in questa giornata di tempo sfavillante. E di silenzio. A via Rolli ci sono due ombrelloni lasciati a terra, di quelli che coprono gli stand.
«Signora cosa fa in bici? Perché è uscita? Dobbiamo tutti stare a casa, lo sa?», chiede con pazienza il vigile all’angolo con via Rolli. La ciclista offre fragili spiegazioni, la stanchezza, la noia, il tempo bello, poi ammette: «Ha ragione, torno indietro».
Lo stradone che dalla piazza arriva fino alla porta monumentale, davanti agli Arsenali Pontifici, è vuoto e deserto. Qualcuno raggiunge i supermercati per la spesa, molti sono a spasso con il cane, appare un’altra coppia di ciclisti, vedono i vigili urbani e si infilano nella prima traversa laterale. Fuggono. In strada tutti si scansano, solo una coppia di cagnetti meticci, compagni di passeggiate mattutine, cercano di strattonare i padroni. Cercano di riunire gli umani.
A ponte Testaccio una coppia di ragazzi risale dalla passeggiata sul Tevere, la giornata splendida, l’acqua, gli alberi, i germani reali che nuotano sul fiume fanno dimenticare cosa sta accadendo lì sopra. Una pattuglia della polizia li ferma: «Scusate per quale motivo siete in giro? Avete l’autocertificazione?». Il viso affaticato dalla corsa e la tenuta sportiva lasciano pochi dubbi. I loro sorrisi si spengono.«Perché non restate a casa? Lo sa quanto vorrei poterci restare io che invece devo girare?», dice il poliziotto alla ragazza. Lei balbetta qualche spiegazione, poi smette imbarazzata: «Già, per voi è dura in questi giorni, ma almeno l’avete la mascherina?».
Il lungoTevere è vuoto di auto, ma ci sono ciclisti che sfrecciano come se fosse una domenica come le altre. Piazza Farnese, Campo de’ Fiori, piazza Navona sono di un nitore mai visto. Una coppia di stranieri, sempre in bici, si ferma sotto la statua di Giordano Bruno. I militari all’ingresso della piazza controllano il passaggio, ci sono poche persone, ma ci sono. E sono sempre sopra un sellino o indossano abbigliamento sportivo. Un senza fissa dimora con la mascherina cammina barcollando, ha i pantaloni lerci, la maglietta strappata. Ma rigorosamente si scansa.