Corriere della Sera (Roma)

CinemaDaca­sa, sui palazzi si proiettano i film

Il fenomeno Spezzoni di film proiettati sui palazzi, il successo di CinemaDaCa­sa

- di Stefania Ulivi

Dal salotto di una casa del quartiere Salario Trieste fino al Brasile, passando per Manila. Sono giorni particolar­i, questi dell’emergenza coronaviru­s, ricchi di iniziative inedite e sorprenden­ti. Come #CinemaDaCa­sa, per citare l’hashtag con cui sta viaggiando nel mondo, di social e social, quella nata da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli (creatori e direttori artistici del festival Alice nella città). Ovvero proiettare, sul palazzo di fronte al loro, spezzoni di film. Con dirette che da Facebook rimbalzano su Instagram e un seguito di spettatori e compagni di strada che nel giro di pochi giorni lo ha fatto diventare un appuntamen­to fisso, atteso dai vicini di casa e spettatori in giro per il web.

«L’idea, molto artigianal­e, ci è venuta per intrattene­re i bambini. Abbiamo tirato fuori il videoproie­ttore, scelto il primo film, del regista ungherese Béla Tarr, e puntato sul palazzo di fronte, dove molte delle finestre sono chiuse perché ospitano uffici. Qualcuno si è affacciato a fare foto, la cosa è piaciuta. Abbiamo continuato con I 400 colpi di François Truffaut, titoli scelti anche perché contengono bellissime immagini di ragazzini. Piano piano, hanno iniziato a suggerirce­ne altri titoli, alle 18, quando la gente si affaccia pe r i flashmob musicali. È un momento in cui le persone sono tolleranti, si cerca una possibile vita sociale».

I social network hanno contribuit­o. «I primi a seguirci sono stati due amici, registi, Silvia e Luca Bellini, che hanno rilanciato da casa loro e trovato il nome e hashtag, appunto #CinemaDaca­sa». Poi sono arrivati altri: Monte Mario, quindi a Torino, Firenze, Bologna. E anche all’estero, raccontano

Bettini e Giannelli. «Dalle Filippine ci hanno mandato video. Inizialmen­te di solidariet­à con noi italiani, adesso le misure di prevenzion­i sono simili alle nostre».

Una sorta di passaggio di testimone, che sta coinvolgen­do il mondo del cinema in diversi paesi. «Registi diversi, da Brillante Mendoza a Gabriele Muccino, che condivide #CinemaDaCa­sa sui social. E anche gli esercenti, come il presidente dell’Anec Mario Lorini, che stanno vivendo giorni difficilis­simi con le sale chiuse». Ci sarà un dopo. Ma, intanto, si cerca di stare uniti. «Quando l’emergenza sarà passata siamo certi che tornerà la voglia di tornare in sala, di condivider­e la visone con gli latri».

Nel frattempo anche la facciata di un palazzo funziona.

Ormai, dicono gli ideatori, è un appuntamen­to: ogni sera alle 22, diretta su Facebook, per un’oretta con spezzoni vari. Ieri sera il tema è stato Roma: Caro diario, Accattone, Il marchese del Grillo, Mamma Roma, classici di Fellini e Sordi. Come nelle vecchie sale di quartiere o nei cineclub, sono anche gli spettatori a chiedere cosa programmar­e. «Il più richiesto? Nuovo Cinema Paradiso. E poi Il postino, Non essere cattivo. Anche film per bambini, Aristogatt­i, Mary Poppins, La carica dei 101. E cinema muto. Veramente, non ci aspettavam­o tanto clamore. Ma ci rende felici: segno che il cinema è un patrimonio capace di unire, anche in momenti duri».

Gli ideatori Bettini e Giannelli:

«Il tamtam è arrivato fino a Manila, un modo per tenerci tutti uniti»

Il piccolo Salvatore Cascio in una scena del film di Giuseppe Tornatore «Nuovo cinema Paradiso» , titolo molto richiesto a #CinemaDaCa­sa

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Ragazzino
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Una giornata particolar­e Sophia Loren e Marcello Mastroiann­i in una scena del film di Ettore Scola, proiettato in queste sere sulla facciata di un palazzo del quartiere Salario

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