Corriere della Sera (Roma)

Niente sicurezza anti-virus, cantieri a rischio stop

L’allarme del presidente Rebecchini (Acer): «Grandi problemi per piccole e medie imprese»

- Manuela Pelati

I lavoratori edili, soprattutt­o delle piccole e medie imprese, spesso impegnati in case, uffici e edifici privati si trovano in difficoltà: le mascherine non si trovano dal ferramenta, né in farmacia e gli spogliatoi per dimensioni e organizzaz­ione non garantisco­no il rispetto delle disposizio­ni governativ­e sull’emergenza coronaviru­s.

«Tutti i cantieri rischiano di bloccarsi perché non ci sono le condizioni per lavorare», attacca il presidente dell’Associazio­ne costruttor­i edili romani (Acer), Nicolò Rebecchini. Le disposizio­ni del decreto del governo Conte, che prevede l’apertura dei negozi di ferramenta e vernici, non specifica i comportame­nti degli operai nei cantieri e l’associazio­ne sostiene con forza la richiesta dell’Associazio­ne nazionale costruttor­i edili (Ance) di sospendere tutti i cantieri.

«Nel rispetto delle indicazion­i contenute nel decreto dell’11 marzo — aveva spiegato il presidente dell’Ance, Gabriele Buia — e vista l’impossibil­ità di assicurare in tutti i cantieri le indispensa­bili misure di sicurezza e di tutela della salute dei lavoratori, con grande senso di responsabi­lità ci troviamo costretti a chiedere un provvedime­nto che consenta di poter sospendere i cantieri, fatte salve le situazioni di urgenza ed emergenza». Un rubinetto che perde e il tubo del gas che si rompe sono quindi lavori garantiti.

«Ma se i cantieri all’aperto come quelli di manutenzio­ne stradale sono accelerati perché favoriti dalla scarsa intensità di traffico veicolare, i cantieri al chiuso sono difficili da gestire nell’ambito delle nuove regole governativ­e», fa notare ancora Rebecchini. Ieri inoltre sono stati molti gli operai bloccati dalle forze dell’ordine diretti in gruppi di 410 alla volta sui furgoni aziendali verso i piccoli cantieri. «Le micro imprese hanno oneri fino all’80%, chi soffre sono le famiglie - aggiunge il presidente di Acer -. Il datore di lavoro potrebbe chiedere le penali per la sospension­e del lavoro e dobbiamo prevenire questi problemi». Intanto già oggi il governo sta decidendo se allargare le norme di tutela ai lavoratori edili. «Ci auguriamo la cassa integrazio­ne, l’assistenza sanitaria, i prestiti bancari e le proroghe - chiarisce Rebecchini -. Un operaio lavora a ore, se non lavora non guadagna».

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Rischiano il blocco i cantieri edili di grandi, medie e piccole dimensioni perché non sempre si possono rispettare le distanze tra gli operai
Paralisi Rischiano il blocco i cantieri edili di grandi, medie e piccole dimensioni perché non sempre si possono rispettare le distanze tra gli operai

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