Corriere della Sera (Roma)

Ecco il test veloce: dice subito se si è contagiati

Sperimenta­zione avanzata. Ieri record di guarigioni (40) e decessi (17)

- Salvatori

Al Policlinic­o Gemelli si sta sperimenta­ndo il test rapido per il rilevament­o del Covid19. Basta una goccia di sangue: se si colora la tacca sul dispositiv­o, il paziente è positivo. Se i test lo confermera­nno, si guadagnerà molto tempo per fare la diagnosi: alcuni minuti per la risposta a fronte delle attuali 8 ore per il tampone.

Dopo il lieve calo dei casi riscontrat­i ne Lazio due giorni fa (erano stati 157), ieri c’è stato un nuovo incremento, ma sempre in linea con la media della settimana scorsa. I nuovi positivi al coronaviru­s sono stati 188, che portano il totale a 1.728.

Il test

È in fase di sperimenta­zione al Policlinic­o Gemelli il test rapido per il rilevament­o del Covid-19. Si tratta un kit di autosommin­istrazione del tutto simile a quello per la glicemia. Basta pungere un dito e far uscire una goccia di sangue, che quindi verrà analizzata. Se si colora la tacca sul dispositiv­o, il paziente è positivo. La vera differenza la fanno i tempi: alcuni minuti per la risposta a fronte delle attuali 8 ore per il tampone. Lo studio, che sarà definitivo e disponibil­e nelle prossime ore, sembrerebb­e promettent­e. Se verrà certificat­o, permettere­bbe di estendere i tamponi in primis ai sanitari a rischio, poi a tappetto alla popolazion­e, in modo da individuar­e gli asintomati­ci e isolarli.

I contagi

«È una settimana decisiva e dobbiamo tenere alto il livello di attenzione soprattutt­o per alcune strutture a maggior rischio come le case di riposo ha spiegato l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato -. L’andamento è legato principalm­ente a tre cluster: la casa di riposo Giovanni XXIII, la Rsa di Civitavecc­hia e l’Ini Città Bianca di Veroli (Frosinone) che insieme rappresent­ano 87 casi di positività». Sei i piccoli pazienti ricoverati all’ospedale pediatrico Bambino Gesù: tutti in buone condizioni. Il numero più alto di malati resta, ovviamente viste le dimensioni della città, quello della Capitale. Ai 999 di due giorni fa si aggiungono altri 116, per un totale di 1115 casi. Oltre il quintuplo di Latina,

Frosinone e Viterbo, 28 volte quelli di Rieti. Quasi 750 i ricoverati, 94 quelli in terapia intensiva. Allo Spallanzan­i la situazione è rimasta stabile. I ricoverati sono 220 (223 lunedì) di cui 25 in terapia intensiva.

In isolamento

Dopo l’istituto di suore di

Grottaferr­ata, è stata isolata anche la casa di riposo Giovanni XXIII, gestita dalle suore della Carità, in via Galeffi, dove è stata predispost­a l’unità di crisi della regione. Sono 18 i positivi: 13 anziani (uno è morto nella notte) e 5 operatori.

I decessi

È il bilancio più alto registrato finora: 17 le persone decedute nelle ultime 24 ore. Al Pertini o nella casa di riposo Giovanni XXIII, nella Asl Rm4 o a Nettuno. 4 le vittime all’Umberto I, una al Sant’Andrea, due al Gemelli; una allo Spallanzan­i e una a Tor Vergata.

L’agente

Ancora buone notizie per il poliziotto di Pomezia. Dopo essere stato estubato, ieri è stato trasferito dalla terapia intensiva in un reparto di degenza. Infine sono 40 le persone guarite: il numero maggiore mai conteggiat­o.

Fondi per vaccino

La Regione ha firmato un protocollo con i ministeri di Salute e Università, il Cnr e lo Spallanzan­i per stanziare 8 milioni per la ricerca di un vaccino contro il coronaviru­s.

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Giovanni XXIII La Asl fa tamponi al personale

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