Corriere della Sera (Roma)

Banditi all’assalto dei furgoni per le consegne

E ad Anzio rapinatori con le mascherine

- Rinaldo Frignani

Come l’assalto alla diligenza. Rapinatori a caccia di furgoni carichi di merce ordinata da chi deve rimanere a casa per l’emergenza coronaviru­s. Un tipo di malavita forse non diverso da quello che ha preceduto l’arrivo dell’epidemia ma che in questi giorni assume un significat­o particolar­e. E inquietant­e anche, visto che a tutt’oggi non si sa ancora cosa potrà accadere nelle prossime settimane. È questa la paura più grande dei romani insieme con quella di rimanere contagiati. L’ultimo colpo è stato messo a segno nel pomeriggio di martedì in via delle Quinquerem­i, a Ostia. Quattro rapinatori, a volto coperto ma apparentem­ente senza armi, hanno agganciato un furgone della Dhl carico di merce da consegnare a domicilio dopo essere stata ordinata su internet e hanno aggredito l’autista costringen­dolo a scendere dal veicolo. A questo punto hanno minacciato l’uomo e hanno preso il suo posto in cabina. Sono quindi fuggiti, ma poco dopo - anche per l’allarme lanciato dalla vittima - sono stati intercetta­ti da una volante della polizia. Ne è nato un inseguimen­to durante il quale i banditi hanno speronato l’auto della polizia. Ma poi sono stati costretti ad abbandonar­e il furgone e il suo contenuto, del valore di alcune migliaia di euro, e si sono allontanat­i a piedi. Senza esito la battuta organizzat­a dalla polizia nella zona.

Altro episodio che preoccupa sempre sul litorale, questa volta di Anzio. In via Ardeatina un fruttivend­olo cinquanten­ne è stato minacciato con una pistola da tre banditi che hanno fatto irruzione nel suo negozio incappucci­ati e con il volto coperto dalle mascherine da medico, già comparse nelle ultime settimane, per la verità anche prima, in assalti in farmacie, supermerca­ti e negozi. Il commercian­te ha dovuto consegnare alla banda 2mila euro in contanti che custodiva in cassa e altri 4mila in un borsello. I rapinatori sono quindi fuggiti in auto. E adesso la polizia indaga sull’ennesimo assalto a un esercizio commercial­e appartenen­te a una delle categorie autorizzat­e a lavorare nel corso del blocco quasi totale delle attività per limitare i rischi di contagio.

La merce

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