Interviste, drammi e performance: nasce Radio India
L’iniziativa nata dal palcoscenico romano insieme alle compagnie e a Daria Deflorian
Prende vita da oggi una radio tutta nuova e interamente sintonizzata sul teatro e le arti performative. È Radio India, ideata dalle cinque compagnie del progetto «Oceano Indiano» con la collaborazione di Daria Deflorian. Un vero e proprio palinsesto in diretta tutti i giorni dalle 17 alle 20 in streaming e podcast sulla piattaforma spreaker.com che, in una pluralità di voci di stili e proposte, apre nelle case in cui si è confinati una finestra sul mondo della sperimentazione creativa e sulle storie altrui come solo il teatro sa fare.
«La radio ci è sembrato il mezzo migliore per tante ragioni — spiega Francesca Corona, nominata consulente per l’India dalla nuova direzione del Teatro di Roma — Primo ci consente di non stravolgere i contenuti che vogliamo trasmettere, secondo dà agli artisti una possibilità di presenza “dal vivo”, in diretta, così come è specifico delle arti performative, terza e non ultima è il media che meglio si adatta alle condizioni imposte dalla pandemia».
Per sua natura portata a creare un ponte tra persone che hanno bisogno l’una dell’altra, ma sono distanti — basti pensare al ruolo che ha svolto in terremoti e guerre — la radio è davvero l’invisibile mano tesa in questi giorni attraversati da sentimenti spesso disorientanti. Ad animare il palinsesto le compagnie romane DOM-, Fabio Condemi, Industria Indipendente, mk, e Muta Imago, insieme ai contributi di realtà che cominciavano a gravitare intorno all’India prima che il virus congelasse la stagione, come Pescheria, Matteo Angius e Riccardo Festa.
Si va dalle proposte più sperimentali — come 4:33, rubrica della compagnia di Riccardo Fazi e Claudia Sorace che coinvolge nell’ascolto di John Cage un gruppo sempre diverso di persone — a quelle ispirate ai format più classici come la rubrica di dediche del venerdì sera. E poi ancora selezioni musicali, audio paesaggi, interviste, divagazioni, approfondimenti scientifici, inviti a danze sfrenate e, ovviamente, radiodrammi. Una babele di linguaggi che contempla anche il contributo speciale «Persone» di Daria Deflorian, due volte premio Ubu (ogni venerdì dalle 17.10). «Il presupposto per questa coralità è Oceano Indiano — spiega ancora Corona — in cui gli artisti non erano solo coinvolti nel presentare alla città il loro teatro, ma anche nel condividere una prospettiva. Un lavoro di mesi che avrebbe debuttato lo scorso 8 marzo e che almeno in parte sarà Radio India» Diretta streaming www.spreaker.com, in podcast anche su Spotify e sui social del Teatro di Roma.