La polizia è pronta a bloccare bus e tram con troppi passeggeri
Migliaia in giro, lockdown finito. Scattano i nuovi controlli
Si sale e si scende separati. Parola d’ordine: evitare non solo gli assembramenti ai capolinea e alle fermate dei bus e dei tram, ma anche non incontrarsi proprio a meno che non accada a bordo dei mezzi pubblici. E anche lì, mantenere le distanze di sicurezza e indossare le mascherine. Immaginare la scena è abbastanza semplice, mettere in pratica queste disposizioni è una prova ancora tutta da scoprire. E a meno di 24 ore dall’inizio della Fase 2 la Capitale è tornata affollata, quasi come all’inizio di marzo, prima del lockdown che ora per la maggior parte dei romani è finito.
Da qui un cambio di strategia nei controlli: non più sugli spostamenti, o non solo, ma sugli assembramenti e per assicurare il rispetto delle disposizioni. Del governo, con Prefettura e Questura che hanno messo a punto il piano operativo di sicurezza, e della Regione, che ha ordinato da ieri l’utilizzo obbligatorio delle mascherine anche all’aperto, oltre che al chiuso e sui mezzi pubblici, se si parla con una persona. Quindi libertà quasi assoluta, a patto di rispettare regole, per ora rigide. Alba meno fino al 18 maggio, con uno step già l’11, per capire se la curva dei contagi subirà come si teme un’impennata. Più o meno alta bisognerà vedere. La sfida è riuscire a tenerla bassa con i romani tutti in giro. Per strada e nei parchi, dove polizia, carabinieri, Finanza e vigili urbani sono pronti a pattugliare le aree verdi per individuare non solo gruppi e gruppetti di persone - vietati - ma anche chi si siede sulle panchine o sull’er- proibito anche questo -, mentre le aree giochi saranno inagibili. Altro punto cruciale della prevenzione sono i trasporti pubblici: se le pattuglie noteranno bus o tram affollati oltre il 25% della capienza - sono autorizzate a bloccarli durante la corsa o alla prima fermata utile, anche se il conducente non dovesse chiedere aiuto o avvertire la centrale, come disposto in caso di necessità. Si temono tensioni a bordo, perché appare complicato che, all’invito degli autisti a mantenere le distanze e non assembrarsi, tutti eseguano l’ordine. Ecco quindi che potrebbero intervenire le forze dell’ordine a ristabilire la sicurezza, come anche a fermate e capolinea (e fuori dalla metro) con i passeggeri in fila, in attesa di salire a bordo. Una sfida quotidiana, presa in considerazione dall’ordinanza firmata dal questore Carmine Esposito, che si ripeterà all’esterno di esercizi pubblici, per la ristorazione take away e altro. Sulle visite a congiunti sottoscritte nelle autocertificazioni l’attenzione sarà alta, ma si interverrà con le sanzioni in caso di palesi incongruenze. Fra gli «affetti stabili» gli amici rimangono un’incognita ma non si potrà comunque spostarsi se non per giustificati motivi. In auto solo fra parenti, altrimenti esclusivamente in due, un guidatore e un passeggero seduto dietro. Posti di blocco e di controllo sulle arterie ad alto scorrimento, sulle consolari e vicino al Raccordo. Su questo aspetto poco cambierà, almeno per ora.