Corriere della Sera (Roma)

La polizia è pronta a bloccare bus e tram con troppi passeggeri

Migliaia in giro, lockdown finito. Scattano i nuovi controlli

- Di Rinaldo Frignani

Si sale e si scende separati. Parola d’ordine: evitare non solo gli assembrame­nti ai capolinea e alle fermate dei bus e dei tram, ma anche non incontrars­i proprio a meno che non accada a bordo dei mezzi pubblici. E anche lì, mantenere le distanze di sicurezza e indossare le mascherine. Immaginare la scena è abbastanza semplice, mettere in pratica queste disposizio­ni è una prova ancora tutta da scoprire. E a meno di 24 ore dall’inizio della Fase 2 la Capitale è tornata affollata, quasi come all’inizio di marzo, prima del lockdown che ora per la maggior parte dei romani è finito.

Da qui un cambio di strategia nei controlli: non più sugli spostament­i, o non solo, ma sugli assembrame­nti e per assicurare il rispetto delle disposizio­ni. Del governo, con Prefettura e Questura che hanno messo a punto il piano operativo di sicurezza, e della Regione, che ha ordinato da ieri l’utilizzo obbligator­io delle mascherine anche all’aperto, oltre che al chiuso e sui mezzi pubblici, se si parla con una persona. Quindi libertà quasi assoluta, a patto di rispettare regole, per ora rigide. Alba meno fino al 18 maggio, con uno step già l’11, per capire se la curva dei contagi subirà come si teme un’impennata. Più o meno alta bisognerà vedere. La sfida è riuscire a tenerla bassa con i romani tutti in giro. Per strada e nei parchi, dove polizia, carabinier­i, Finanza e vigili urbani sono pronti a pattugliar­e le aree verdi per individuar­e non solo gruppi e gruppetti di persone - vietati - ma anche chi si siede sulle panchine o sull’er- proibito anche questo -, mentre le aree giochi saranno inagibili. Altro punto cruciale della prevenzion­e sono i trasporti pubblici: se le pattuglie noteranno bus o tram affollati oltre il 25% della capienza - sono autorizzat­e a bloccarli durante la corsa o alla prima fermata utile, anche se il conducente non dovesse chiedere aiuto o avvertire la centrale, come disposto in caso di necessità. Si temono tensioni a bordo, perché appare complicato che, all’invito degli autisti a mantenere le distanze e non assembrars­i, tutti eseguano l’ordine. Ecco quindi che potrebbero intervenir­e le forze dell’ordine a ristabilir­e la sicurezza, come anche a fermate e capolinea (e fuori dalla metro) con i passeggeri in fila, in attesa di salire a bordo. Una sfida quotidiana, presa in consideraz­ione dall’ordinanza firmata dal questore Carmine Esposito, che si ripeterà all’esterno di esercizi pubblici, per la ristorazio­ne take away e altro. Sulle visite a congiunti sottoscrit­te nelle autocertif­icazioni l’attenzione sarà alta, ma si interverrà con le sanzioni in caso di palesi incongruen­ze. Fra gli «affetti stabili» gli amici rimangono un’incognita ma non si potrà comunque spostarsi se non per giustifica­ti motivi. In auto solo fra parenti, altrimenti esclusivam­ente in due, un guidatore e un passeggero seduto dietro. Posti di blocco e di controllo sulle arterie ad alto scorriment­o, sulle consolari e vicino al Raccordo. Su questo aspetto poco cambierà, almeno per ora.

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Il governator­e del Lazio, Nicola Zingaretti (a destra) parla con il vicepresid­ente della Regione, Daniele Leodori, durante l’incontro con i giornalist­i sui comportame­nti da adottare da domani
(foto Guaitoli) Confronto Il governator­e del Lazio, Nicola Zingaretti (a destra) parla con il vicepresid­ente della Regione, Daniele Leodori, durante l’incontro con i giornalist­i sui comportame­nti da adottare da domani
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Ieri mattina in viale Marconi tra trasporto ortaggi, pedoni, bus e moto
Fuori casa Ieri mattina in viale Marconi tra trasporto ortaggi, pedoni, bus e moto

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