Regalate dal Car 150 tonnellate di cibo
Centocinquanta tonnellate di alimenti distribuite dal Car durante l’emergenza coronavirus. Sono state quindicimila le persone raggiunte dalle donazioni del Centro agroalimentare, 750 mila porzioni tra frutta, verdura e pesce consegnate a famiglie, anziani e clochard, con un aumento della richiesta di cibo fresco del 400% da fine febbraio a oggi. Un rifornimento di beni primari arrivato a Roma e provincia grazie alla collaborazione delle tante associazioni in campo: dalla Croce Rossa all’Acli, da Salvamamme ad Assalto al Cielo, da Noi Lavoratori a Isola Solidale, dal centro Maria Gargani fino alle parrocchie tra cui quella di San Salvatore in Lauro. Le famiglie in difficoltà (in media con due figli) sono il 60% dei beneficiari delle donazioni, gli anziani il 35%, le persone senza fissa dimora il 5%. Una rete di solidarietà che non riguarda solo le periferie di Roma, ma anche quartieri che prima si potevano definire benestanti. All’iniziativa benefica è stata abbinata, grazie a un sistema di recupero sistematizzato, anche l’attività di raccolta delle eccedenze alimentari per il contrasto allo spreco del cibo: nei primi quattro mesi del 2020 sono state recuperate 90 tonnellate di ortofrutta, con un incremento del 14% rispetto allo stesso periodo del 2019. «Sono dati che preoccupano e che devono far riflettere spiega Fabio Massimo Pallottini, dg dei mercati generali di Lunghezza -. Il Car ancora una volta si è dimostrato al centro della vita della città con un’attenzione ai più fragili che è diventata una vera e propria mission aziendale, grazie alla grande generosità dei nostri operatori e delle nostre aziende». Un «importante ruolo economico e sociale per la città e la regione» quello svolto dal Car anche secondo il presidente Walter Giammaria, in prima linea soprattutto per i più bisognosi nel momento di maggiore crisi.