Antidroga, legale romano ai domiciliari
Spaccio di droga a Portoferraio, uno dei Comuni dell’isola d’Elba. È l’accusa mossa dai carabinieri del Comando provinciale e dalla Procura di Livorno a un avvocato del Foro di Roma, Francesco Mancini, 46 anni, arrestato ieri mattina nel corso di un’operazione che ha portato allo smantellamento di una banda di pusher che aveva organizzato un commercio di stupefacenti nel centro della cittadina costiera. In manette anche un suo stretto collaboratore di 40 anni, di nazionalità albanese, già arrestato nel 2018 sempre per spaccio ma poi scarcerato perché in realtà invece che droga in casa gli erano stati sequestrati dei medicinali. Da qualche tempo secondo chi indaga il 40enne lavorava per il professionista che lo incaricava anche di depositare gli atti in Tribunale a Livorno. L’avvocato Mancini ha uno studio proprio nella città toscana dove adesso si trova ai domiciliari. «Caffé», «birra», ma anche «istanze» e «atti» erano i nomi in codice che gli spacciatori davano alle dosi di cocaina e marijuana che venivano vendute ai clienti. Un linguaggio criptico che veniva utilizzato per evitare di essere scoperti da chi li stava intercettando. Un’escamotage che è stato però scoperto dai carabinieri al termine di indagini durate alcuni mesi. Gli investigatori hanno calcolato oltre 200 episodi al giorno per un volume d’affari di decine di migliaia di euro. Solo uno degli indagati è finito in carcere, mentre agli altri sono stati concessi i domiciliari. (R.Fr.)