«Lazio, il rischio di contagio è medio-basso»
Fase 2, i dati del ministro Speranza e dell’Iss. Nelle ultime 24 ore 15 contagi a Roma
Nel Lazio il rischio di contagio è «medio-basso». E i servizi sanitari stanno reagendo bene alla pandemia. È il risultato del report settimanale degli esperti del ministero della Sanità e dell’Istituto superiore di sanità sul periodo dal 4 al 10 maggio. L’incidenza di 3.73 (su 100mila abitanti) colloca il Lazio nella fascia «intermedia-bassa» dopo 12 giorni di fase 2, quindi «l’aumento della trasmissione del virus » non preoccupa. Nella regione i nuovi contagi da coronavirus ieri sono 32, 15 a Roma.
Nel dodicesimo giorno dopo la fine del lockdown, i dati continuano a essere incoraggianti: 32 i nuovi contagi da coronavirus nella regione. Un trend in discesa, secondo il report settimanale degli esperti del ministero della Sanità e dell’Istituto superiore di sanità, che prende in considerazione il periodo dal 4 e al 10 maggio. L’incidenza di 3.73 (su 100mila abitanti) colloca il Lazio nella fascia «intermedia-bassa», come basso è l’aumento della trasmissione del virus e lo stesso discorso vale per «l’impatto sui servizi assistenziali». Dati migliori li vantano solo altre 6 regioni.
I contagi
I nuovi casi di positività a Roma sono stati 15, mentre nei paesi vicini 13. Un nuovo malato in ogni altra provincia.
I decessi
Ieri 12 morti (il totale delle vittime è 616), quasi tutte donne: tra loro infatti sono state notificate la morte di una 93enne e di una 72enne nella Asl Roma 1, di due 94enni e di una 82enne nella Roma 2, una paziente di 84 anni nella Rm 5. Due ultraottantenni sono decedute al Policlinico Umberto I e a Frosinone non ce l’hanno fatta una donna di 92 anni e un uomo di 85.
Test sierologici
Al via i test anche sui farmacisti. Sui 230 effettuati solo un caso positivo. «Il modello Lazio che stiamo mettendo in campo con l’integrazione dei test sierologici e i tamponi ci consente di individuare gli asintomatici - ha spiegato l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato -. A Rieti abbiamo intercettato un caso risultato positivo al test di sieroprevalenza e al tampone».
Sequestro dispositivi
Maxi sequestro di mascherine in provincia di Frosinone eseguito dalla Guardia di Finanza: nell’operazione sono stati scoperti oltre un milione di dispositivi contraffatti e con false indicazioni di conformità. Tre persone sono state denunciate.
Arresti e sanzioni
Mentre la scorsa notte i vigili urbani sono intervenuti in una palazzina di San Giovanni per una festa con una decina di studenti stranieri tra i 20 e i 25 anni (sanzionati), in viale Libia l’autista di un bus è stato picchiato perché ha chiesto a un giovane di indossare la mascherina. «Devi metterla, lo impongono le misure anti Covid», ha esortato più volte Francesco Testa, alla guida del mezzo della linea 88 dell’Atac. Ma è stato picchiato dal ragazzo e da altri due suoi amici che indossavano la protezione sul volto. I tre, visibilmente alterati dall’alcol, sono stati arrestati dalla polizia, chiamata dall’autista stesso che se l’è cavata con una prognosi di 10 giorni. I giovani, al termine dell’udienza direttissima, sono tornati in libertà con l’obbligo di firma. Il pm Louella Santini aveva chiesto i domiciliari, adeguandosi a un direttiva che consiglia di proporre questa misura per ridurre al minimo l’ingresso di estranei nelle caserme o nei commissariati. Ma il giudice ha preferito l’obbligo di firma.